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quella a sin. giace un elmo crestato. I due combattenti laterali, vestiti di chitone
0 di esomide, hanno in testa cappelli come nel n. i a. La nostra incisione è stata
"prodotta dal eh. Robert nel suo lavoro sopra la pittura della Stoa Poikile
m Atene rappresentante la pugna di Maratona (18. JTallisehes Winckelnianns-
Programm 1895 P- 33)- Come già indicai nella descrizione, non posso assentire
opinione del mio riverito amico che, cioè, il guerriero a d. del protagonista (e. d.
kchetlos) sia un compagno anzicchè un avversario di quello; e molto meno lo posso
seguire in ciò che dice sulP uomo appresso, coli cappello a falde, qualificandolo per
un demone nemico del guerriero testé nominato, forse tratto in inganno dalla cla-
mide svolazzante, che rassomiglia alquanto ad un' ala.
3 a. Roma, villa Albani; alabastro volterrano; Zoega Bassi rilievi tav. XL;
s- v. Helbig, Fiihrer durch die offeriti. Sanimi. Mass. Altertiimer i. Boni II3
n- 1.871. Replica quasi identica, senonchè il guerriero a d. del e. d. Echetlo rivolge
a testa (veduta di profilo) verso questo, mentre 1' uomo dal cappello è rappresentato
quasi di piena faccia. Lo scudo, ond' è protetto il secondo guerriero giacente bocconi,
e munito di' un' insegna simile ad una stella.
Nei rilievi chiusini il protagonista è diretto da d. a sin., ha un panno avvolto
alla vita, e maneggia 1' aratro con tutt' e due le mani, come d' altronde meglio si
conviene ad un arnese di tale mole e pesantezza. L' avversario da lui colpito non
giace a terra, ma è caduto sur un ginocchio e si difende con la spada sguainata.
V, 4. Cortona, Museo; alabastro chiusino; 1. 0,47. Il guerriero in ginocchioni è
imberbe, la figura dietro di lui, che viene al suo soccorso, qui, per capriccio o malin-
teso dell' artefice, invece del solito guerriero, compagno del ferito, è una Furia ri-
conoscibile agli alti stivali a falde replicate, alle bende inrociate al petto e alle
maniche staccate. Dalla parte opposta si vede, in atteggiamento piuttosto goffo,
solito guerriero che sta per vibrare un colpo di spada, senz' alcun dubbio all' eroe
a afatro. Il rilievo conserva tuttora alcune tracce dell' originaria colorazione,
C10e, di nero negli occhi e nei capelli delle figure.
v') 5. Sarteano, palazzo Bargagli; 1. 0,85; alabastro chiusino. L' eroe
aratro ha il panno acconciato in modo speciale: dalla parte, che cinge la vita, si
ma un lembo verso 1' omero sinistro ; un lembo svolazzante copre la coscia sin. ; al
o sin. si vede una guaina di spada ficcata nel panno. Egli è inoltre munito
S lvau> ed ha i capelli stretti da una benda. Il colpo dell' aratro non è diretto contro
guerriero ferito in ginocchioni, bensì contro 1' altro che viene al suo aiuto. A d.
4 esto, nel fondo del rilievo, apparisce un terzo guerriero, che brandisce una spada
n espressa nel rilievo). I due ultimi portano in capo il berretto frigio o, meglio,
e mo alla foggia di questo, il guerriero nel fondo ha uno scudo ovale con un rialzo
gitudinale a guisa di nervo. Tutt' e tre paiono barbati come lo è, di certo, quello in
quella a sin. giace un elmo crestato. I due combattenti laterali, vestiti di chitone
0 di esomide, hanno in testa cappelli come nel n. i a. La nostra incisione è stata
"prodotta dal eh. Robert nel suo lavoro sopra la pittura della Stoa Poikile
m Atene rappresentante la pugna di Maratona (18. JTallisehes Winckelnianns-
Programm 1895 P- 33)- Come già indicai nella descrizione, non posso assentire
opinione del mio riverito amico che, cioè, il guerriero a d. del protagonista (e. d.
kchetlos) sia un compagno anzicchè un avversario di quello; e molto meno lo posso
seguire in ciò che dice sulP uomo appresso, coli cappello a falde, qualificandolo per
un demone nemico del guerriero testé nominato, forse tratto in inganno dalla cla-
mide svolazzante, che rassomiglia alquanto ad un' ala.
3 a. Roma, villa Albani; alabastro volterrano; Zoega Bassi rilievi tav. XL;
s- v. Helbig, Fiihrer durch die offeriti. Sanimi. Mass. Altertiimer i. Boni II3
n- 1.871. Replica quasi identica, senonchè il guerriero a d. del e. d. Echetlo rivolge
a testa (veduta di profilo) verso questo, mentre 1' uomo dal cappello è rappresentato
quasi di piena faccia. Lo scudo, ond' è protetto il secondo guerriero giacente bocconi,
e munito di' un' insegna simile ad una stella.
Nei rilievi chiusini il protagonista è diretto da d. a sin., ha un panno avvolto
alla vita, e maneggia 1' aratro con tutt' e due le mani, come d' altronde meglio si
conviene ad un arnese di tale mole e pesantezza. L' avversario da lui colpito non
giace a terra, ma è caduto sur un ginocchio e si difende con la spada sguainata.
V, 4. Cortona, Museo; alabastro chiusino; 1. 0,47. Il guerriero in ginocchioni è
imberbe, la figura dietro di lui, che viene al suo soccorso, qui, per capriccio o malin-
teso dell' artefice, invece del solito guerriero, compagno del ferito, è una Furia ri-
conoscibile agli alti stivali a falde replicate, alle bende inrociate al petto e alle
maniche staccate. Dalla parte opposta si vede, in atteggiamento piuttosto goffo,
solito guerriero che sta per vibrare un colpo di spada, senz' alcun dubbio all' eroe
a afatro. Il rilievo conserva tuttora alcune tracce dell' originaria colorazione,
C10e, di nero negli occhi e nei capelli delle figure.
v') 5. Sarteano, palazzo Bargagli; 1. 0,85; alabastro chiusino. L' eroe
aratro ha il panno acconciato in modo speciale: dalla parte, che cinge la vita, si
ma un lembo verso 1' omero sinistro ; un lembo svolazzante copre la coscia sin. ; al
o sin. si vede una guaina di spada ficcata nel panno. Egli è inoltre munito
S lvau> ed ha i capelli stretti da una benda. Il colpo dell' aratro non è diretto contro
guerriero ferito in ginocchioni, bensì contro 1' altro che viene al suo aiuto. A d.
4 esto, nel fondo del rilievo, apparisce un terzo guerriero, che brandisce una spada
n espressa nel rilievo). I due ultimi portano in capo il berretto frigio o, meglio,
e mo alla foggia di questo, il guerriero nel fondo ha uno scudo ovale con un rialzo
gitudinale a guisa di nervo. Tutt' e tre paiono barbati come lo è, di certo, quello in