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Buonpensiere, Emilio Claudio
Il Disegno Nei Suoi Principj Scientifici E Nella Sua Pratica Applicazione: Con 81 tavole incise e cromolitografate — Palermo, 1893 [ersch.] 1894

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https://doi.org/10.11588/diglit.23913#0032

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a 45° è di portare sopra una verticale, cioè nel
senso dell' altezza una lunghezza orizzontale, e
inversamente di portare sopra una orizzontale
una misura presa sulla verticale fig. 48 e 49 ta-
vola VII.

12. Le combinazioni risultanti dalle linee oriz-
zontali, verticali e a 45° considerate isolatamente
o insieme riunite, sono in numero di sette (fig.
30... 58b tav. V, VI e VII) e costituiscono quat-
tro disposizioni fondamentali : le fig. 30..... 44 ta-
vola V e VI son dette disposizioni rigate; le fig.
45 e 57 tav. VII disposizioni ortogonali; le fig.
55 e 56 disposizioni pennute o a spina di pesce; e
le fig. 58 fa) e (b) ad ugnature.

Notisi : nelle figure e disposizioni un sistema
di linee ora è accessorio e ora no. Nella fig. 55
tav. VII le orizzontali sono accessorie, e nella
fig. 56 tav. VII sono le verticali ; nella fig. 58a
tav. VII le lince a 45° restano accessorie, mentre
nella fig. 58b tav. VII sono accessorie quelle ver-
ticali e quelle orizzontali.

La serie delle tavole del nostro album hanno
per base queste disposizioni.

13. E notabile 1' effetto ottico che produce la
disposizione a spina di pesce, quand'essa è ta-
gliata da parallele allo spigolo , lateralmente a
questo, fig. 59 tav. VII, le parallele sembrano sen-
sibilmente convergere nel senso della inclina-
zione delle, linee laterali. Tal' effetto è prodotto
dalla sensazione maggiore che lo spirito riceve
dalla inclinazione delle linee laterali.

Se dopo avere guardato per molto tempo una
cascata di acqua, portiamo lo sguardo sopra
gli scogli che la circondano, questi sembrano
salire. Il movimento prolungato dell' acqua ha
turbato l'idea che noi ci facciamo del riposo e
del movimento. Ora, se noi non abbiamo un'idea
certa ed invariabile del riposo, non conviene stu-
pirci che la nozione della verticale e delle pa-
rallele possano così essere turbate. Gli errori
che ne risultano sono facilissimi a vedersi sulle
figure di Zòllner, una delle quali è rappresen-
tata dalla fig. 60 tav. VIII.

Benché queste sei verticali siano esattamente
parallele, esse ci sembrano convergere e diver-
gere secondo il verso delle rette oblique.

Nella fig. 61 tav. Vili, che io traggo dall'Optiqiti
e physiologique d' HclmhotzAa linea/sembra es-
sere il prolungamento della linea a, mentre che
il vero prolungamento è la linea d.

Si è esposti ad errori analoghi sulle dimen-
sioni. Come l'ha provato Kundt, una distanza
lineare sembra in generale più grande quand'essa
è spartita in divisioni; infatti ao — ob, mentre
ob sembra al lettore più grande (lìg. 62, tav. Vili).

Nelle fig. 63, tav. Vili, che ritraggo dall'0. P.
d' Helmhotz, i quadrati A e B mostrano una il-
lusione di altra natura. I due quadrati sono e-
guali, ma A sembra più alto che largo, e B più
largo che alto.

Queste illusioni che si riferiscono al moto e
alle forme e disposizioni lineari, non sono le sole
che si considerano; vi hanno nei colori illusioni
ancor maggiori: una bella mano bianco-incar-
nata, vista sopra un drappo cremisi sembra ver-
dastra, quasi di cadavere; il più bel viola eli ani-
lino , apposto ad una gradazione di rosso aran-
cio , sembra nerastro. Da queste illusioni è af-
faccendata la donna elegante , e la vediamo at-
tiva nella scelta del color della stoffa del suo a-
bito, perchè la carnagione sua spicchi; per la for-
ma del cappello e pel taglio dell'abito, perchè
rotondeggi o allunghi l'assieme della sua figura.
Da ciò gì' inganni nel giudicare il loro fisico, al
ballo e al passeggio. E se alla donna conven-
gono tali illusioni, e scorgiamo in essa l'artista
naturale che le sa ricercare, quanto più non deve
il vero artista trovare forme e disposizioni per
illudere lo spettatore, essendo tale l'arte che pro-
fessa? Quindi all'artista raccomandiamo lo stu-
dio delle illusioni e la loro saggia ed armonica
applicazione.

14. La fascia, uno degli elementi della dispo-
sizione rigata, costituisce il principio regolatore
delXornamento corrente.

Infatti, prendendo le tre linee di già conosciute,
orizzontali, verticali e diagonali, per ripeterle, as-
sociarle e combinarle fra loro, a copie parallele, si
ottengono delle specie di linee sinuose continue,
come quelle delle fig. 61, 65, tav. Vili e final-
mente come la greca, una delle più belle crea-
zioni dell' arte antica, (fig. 66). •

Quantunque quest'ornamento porti il nome del
popolo che ha saputo applicarlo sotto forme va-
riatissime, all'arte antica, la sua invenzione non
è esclusivamente propria del genio Greco. Si ri-
trova infatti la greca presso quasi tutti i popoli:
presso i Cinesi e i Giapponesi, come presso i
Messicani fig. 67 e 68. tav. Vili.
 
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