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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0005
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DISCORSO PRELIMINARE

Al desiderio di molti dotti che fosse continuata la storia delle arti dal risor- Motivi
gimento loro sino a' nostri giorni è molto pili difficile a soddisfare di quello ids'°f"'
che a prima vista potrebbe parere, attesa la miglior luce dei tempi, dalla qua-
le sembra provenire ad una tal opera maggiore chiarezza e facilità che non
iscorgesi nelle due prime epoche già discorse dai celebri scrittori Winckel-
mann e d'Aginéourt. Ma io potrò convincere facilmente i lettori, che l'abbon-
danza delle materie, la varietà e. le tante modificazioni degli stili, le dispa- .
rità del gusto , le prevenzioni per le quali si tengono in pregio presso le na-
zioni opere di un inerito secondario, e in fine quella nobile gara di emulazio-
ne che non è estinta tra i paesi che dettero celebrità alle rispettive scuole ,
tutto muove a sempre nuove difficoltà; e si capirà agevolmente, quanto sia
difficile la scelta di ciò che dee preterirsi nella troppa abbondanza, e quali di-
sparità fia duopo incontrare nelle opinioni per voler imparzialmente guidarsi
col puro criterio, rigettando ogni secondario motivo che ha dato norma al
pensare di una folla di scrittori, i quali hanno partitamente versato su questi
oggetti.

Or dunque questo voto degli uomini amanti delle arti non può da me com- Cause per
piersi interamente, a meno che non voglia aversi per soddisfatto colle memorie °™: "^"".
storiche da me raccolte intorno alla scultura , di cui principalmente io inten-
do di voler parlare in questa mia opera . E se si vuol osservare come col „
mezzo di questa tramandasi a' posteli la memoria d'ogni progresso dell'uma-
no ingegno, essendo essa dopo la storia il monumento più durevole sì delle
virtù, che delle debolezze degli uomini, si comprenderà anche la convenienza
che finalmente vi fosse alcuno il quale consecrasse i suoi stud) e le sue fatiche
all'arte Dedalea, fin qui rimasta senza un raccoglitore delle disperse memo-
rie, e tanto più che da essa, come avremo luogo di dimostrare, mossero le altre
arti cui lo scarpello segnò le prime orme che si erano quasi interamente per-
dute. D'altronde poi a conforto degli artisti e delle arti mi conviene riflettere
che riesce impossibile d' entrare in alcuni esami sul progresso e sulle vicende
della scultura prendendola dal suo risorgere in Italia, senza parlare dell'archi-
tettura e della pittura, colle quali ebbe comune, oltre la culla, anche la mag-
gior parte del suo alterno andamento. Queste ragioni mi mossero senz'alcuna
difficoltà ad annunciare il mio lavoro come una continuazione delle opere di
A'Vinckelmann e di d'Àgincourt.

L'essermi poi proposto d'illustrare i miei scritti colla scorta delle tavole re-
lative alla materia, eseguite con ogni accuratezza, ed intagliate quanto meglio

colarmcnte

alia scoliti-
 
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