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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0076
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74

CAPITOLO QUINTO

OGGETTI RAPPRESENTATI DALLO SCULTORE.
UMANE FORME IGNUDE E FORME VESTITE.

-In ogni tempo la scultura si è proposta per modello o la natura nello sta-
to della sua nuda semplicità, o la natura ornata da quegli accessorj caratteri-
stici che esprimono le costumanze e i riti civili o religiosi e distinguono le
classi degli uomini e delle nazioni; in una parola la natura vestita. Nel pri-
mo caso l'artista dovette consultare la più diffidi parte , sublimare i suoi
concetti fra le bellezze della natura sparse sui moltiplici oggetti , e creare un
nuovo bello scevro delle imperfezioni che nascono dalle cause seconde , detto
Bello Ideale; e nell'altro esser dovette osservato!- diligente delle costumanze
diverse per conformare l'applicazione di esse all'arte sua , di maniera che no-
cumento a lei non recassero le strane fogge, onde talvolta la bizzarrìa in ol-
traggio del gusto suol deformare in luogo di abbellire coi vestimenti il sottopo-
sto modello della natura. E quand'anche le facili bellezze del nudo la vinces-
sero sugi' ingombri voluminosi prescritti esteriormente dal bisogno , dal cli-
ma, dal rigore della decenza, dalla fantasia della moda , o da qualsivoglia al-
tra necessità ; e l'artista ottenesse di poter presentare senza opposizione del-
la censura gli oggetti meritevoli della sublimità del suo scarpello non d'al-
tro fregiati che d'ignude forme trascelte, bellissime, pure non potrebbe intera-
mente rinunciare alla cognizione degli usi diversi delle nazioni e delle varietà
esteriori che agli occhi della moltitudine e della posterità costituiscono e
contrassegnano tanta parte dell'ordine sociale. Rimasero poi prescritte dal-
la storia , dalla cognizione dei riti religiosi e da molte convenzioni passate
in canoni d'arte le forme diverse proprie delle statue, dei numi e degli eroi,
che agili, gentili, robuste, asciutte, grandiose tutte servono a caratterizzare 1
oggetto rappresentato, ed avvi una serie di osservazioni subalterne da non tra-
scurarsi sull'acconciatura dei capelli, sulla forma dei calzari, sulla natura di-
versa d'un cinto, su mille emblemi, sul gesto in fine, sul passo, sul moto che
in preferenza conviene piti ad una che ad un'altra figura.

Tutte le nazioni presso le quali restano monumenti di scultura annunciano
una serie di costumanze diverse, che alle volte derivano le une dalle altre, co-
me veggiamo a cagion d'esempio che i popoli vinti hanno data egualmente che
 
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