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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0375
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373

CAPITOLO QUARTO

DEGLI SCULTORI CONTEMPORANEI, E DEGLI ALLIEVI
DI NICOLA E DI GIOVANNI PISANI.

N.

acque Arnolfo nel 1232, allorché appunto Nicola avendo compiutala sua Arnolfo .•

laro dì N'
la Pisano.

prima grande opera dell'arca di s.Domenico riempiva l'Italia di sé verso la fine,"0.......

di quel secolo, e impropriamente si è riguardato siccome separato di.scuola e
di stile dai Pisani, da quelli che seguono ciecamente il Vasari, il quale non
ha rettamente illustrate queste prime epoche della storia delle arti. Egli è fuor
d'ogni dubbio che Arnolfo studiò l'architettura e la scultura da Nicola,
come veggiamo chiaramente dall'istromento altrove citato per la costruzione
del pergamo sanese, ove si dice et etiam in Kadis Martii proxime predictis,
pio suis discipulis secum dticat Senas Arnoljum. et Lapum suos discipulos
quos secum. prò infrascriptis salariis ut infra, scribitur tenebìt usque ad
complementum dicti puy. Dalla qual cosa si scorge con tutta evidenza come
Arnolfo non solo era scolaro di Nicola, ma come non poteva esser figlio di
Lapo secondo che scrive il Vasari , mentre avendo avuto allora Arnolfo
l'età già di 34 anni, che può correre per tenere un luogo fra'suoi alunni, non
sarà mai statò credibile che si fosse posto assieme col padre, il quale ne avreb-
be avuto circa 60, a studiare sotto Nicola. Arnolfo e Lapo erano bensì amen-
due alla scuola e lavorarono assieme coi Pisani, ma il primo non aveva che
far col secondo, se non per avere un maestro comune.

Era in Toscana in quel tempo quel Jacopo tedesco, di cui abbiamo parlato Lapo non
nel capitolo precedente, costruttore della chiesa d'Assisi che ottenne di poter r"[" dl

x t * ' Arnolfo.

innalzare in concorso di molti altri italiani, i quali presentarono i loro modelli;
e dal dirsi Lapo, forse per abbreviazione di Jacopo, Vasari ha dedotto che
questo e quello fossero un'identica persona. Tutto però dimostra senza alcuna
sorte di confusione 0 intralcio di epoche e nomi, che Jacopo era un tedesco, o
vogliam crederlo anche lombardo, il quale non potè essere scolare ma con-
temporaneo di Nicola, e Lapo fu un altro che annoverato tra'suoi alunni io se-
guì e divise con lui le sue fatiche e i suoi emolumenti. Arnolfo era nativo di
Colle di Valdelsa, e figlio di un certo Cambio (come rilevasi nell'archivio del-
le riformagioni.al libro di provisioni della città di Firenze segnato K nell' an-
no 1299 e l3oo). Vasari di questi nomi fa una confusione che noi abbiamo
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