i96
CAPITOLO QUARTO
mh DUOMO DI SIENA E DI QUELLO D'ORVIETO .
( Vedi Tài>ì>la III. )
Il Duomo di
Siena edifica
lo in più voi-
AJungo sarebbe il voler scorrere ( particolarmente in Italia ) la storia di tut-
te le chiese che hanno diritto alla celebrità per la loro antica edificazione e
per le preziosità che contengono. Molte delle stesse cause agirono quasi con-
temporaneamente in più luoghi, e per questa ragione forse i sanesi scossi
dall'esempio dell'ardi-ta e nobile impresa dei pisani, ealdi essi pure d'amor
patrio, si posero circa in quel tempo alla costruzione del loro duomo. Le cro-
nache sanesi non si prestano a darci conto con precisione dell'anno della prima
sua fondazione, e non parlano del primo suo autore, ma basta vedere questo
insigne tempio per rilevare agevolmente come in diverse epoche siasi aumen-
tato, cangiandosi il piano dell'esecuzione a mano a mano, e ciò in modo che non
vi si vede tutta quella unità di pensiero eh' è necessaria nelle opere grandi per-
chè riescano di getto. Il P, della Valle desume da una cronaca di Pisa riporta-
ta dal Muratori (i) : che avuto risguardo alla consecrazione del Duomo di
Siena, alla forma degli archi ed all'emulazione di queste due vicine re-
pubbliche esso fosse cominciato intorno il 1089 come quello di Pisa. Que-
sto mi pare un cercare troppo a tentone la verità per mancanza di validi
documenti, e tanto più che poco importa quell'incertezza sulla quale possono
gli eruditi convenire, piuttosto che cadere in errori e abbagliare con una falsa
luce peggior delle tenebre.
E meglio esaminando, ove credasi di tener conto esatto di ciò che i monu-
menti comprovano, qualora si voglia supporre questa chiesa fondata intorno
al 1089, non pub mai dirsi, come di quella di Pisa, che abbiamo veduto esse-
re stata fondata nel io63. Si sa con certezza che nel 1180 era coperta e fi-
nita, poiché nei codici manoscritti della libreria di Siena il Tizio scrive così:
Alexander anno sui pontifìcatus ultimo Senam venit, et onorifice cum a
clero , tum a suis civibus exceptus .... basilicam consecravtt. Nelle cro-
nache antiche tutte si legge: il nostro duomo è stato fatto di più pezzi, e
in quelle del Tura vien detto: che la campana maggiore fu fatta nel ii46j
(1) Rcr. Ital. Tom. KV.
CAPITOLO QUARTO
mh DUOMO DI SIENA E DI QUELLO D'ORVIETO .
( Vedi Tài>ì>la III. )
Il Duomo di
Siena edifica
lo in più voi-
AJungo sarebbe il voler scorrere ( particolarmente in Italia ) la storia di tut-
te le chiese che hanno diritto alla celebrità per la loro antica edificazione e
per le preziosità che contengono. Molte delle stesse cause agirono quasi con-
temporaneamente in più luoghi, e per questa ragione forse i sanesi scossi
dall'esempio dell'ardi-ta e nobile impresa dei pisani, ealdi essi pure d'amor
patrio, si posero circa in quel tempo alla costruzione del loro duomo. Le cro-
nache sanesi non si prestano a darci conto con precisione dell'anno della prima
sua fondazione, e non parlano del primo suo autore, ma basta vedere questo
insigne tempio per rilevare agevolmente come in diverse epoche siasi aumen-
tato, cangiandosi il piano dell'esecuzione a mano a mano, e ciò in modo che non
vi si vede tutta quella unità di pensiero eh' è necessaria nelle opere grandi per-
chè riescano di getto. Il P, della Valle desume da una cronaca di Pisa riporta-
ta dal Muratori (i) : che avuto risguardo alla consecrazione del Duomo di
Siena, alla forma degli archi ed all'emulazione di queste due vicine re-
pubbliche esso fosse cominciato intorno il 1089 come quello di Pisa. Que-
sto mi pare un cercare troppo a tentone la verità per mancanza di validi
documenti, e tanto più che poco importa quell'incertezza sulla quale possono
gli eruditi convenire, piuttosto che cadere in errori e abbagliare con una falsa
luce peggior delle tenebre.
E meglio esaminando, ove credasi di tener conto esatto di ciò che i monu-
menti comprovano, qualora si voglia supporre questa chiesa fondata intorno
al 1089, non pub mai dirsi, come di quella di Pisa, che abbiamo veduto esse-
re stata fondata nel io63. Si sa con certezza che nel 1180 era coperta e fi-
nita, poiché nei codici manoscritti della libreria di Siena il Tizio scrive così:
Alexander anno sui pontifìcatus ultimo Senam venit, et onorifice cum a
clero , tum a suis civibus exceptus .... basilicam consecravtt. Nelle cro-
nache antiche tutte si legge: il nostro duomo è stato fatto di più pezzi, e
in quelle del Tura vien detto: che la campana maggiore fu fatta nel ii46j
(1) Rcr. Ital. Tom. KV.