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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0244
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CAPITOLO SETTIMO

DELLA CHIESA DI S. PETRONIO DI BOLOGNA.

( Vedi Tavola III. )

Eroe»in cui I ja città di Bologna che per generoso ardimento e celebrità d'uomini insigni
questa lasi-'n ogni ramo di scienze e di ani gareggiando con tutte le più cospicue d'Italia,
""• molte adeguò e molte vinse nello splendore e quasi a nessuna cesse, non stet-

te inoperosa mentre sursero in tante altre città dell' Italia insigni edificj es
possente com' era allora per la sua indipendenza e sentendo quei cittadini for-
temente il pungolo dell' emulazione per ciò che nella vicina Toscana andava
elevandosi di grandióso in materia d'arti, pose mano alla basilica di s. Petro-
nio nella gran piazza della città nell'anno l3go, tre anni dopo che i milanesi
cominciarono il loro duomo per opera di Gio: Galeazzo Visconti. L'antica
chiesa, consecrata al nome del protettore della città, fu edificata nel 1211 >
ma non in modo di tramandar con onore alla posterità né la sua forma , ne il
nome dell'architetto, ne il decreto di chi ne commise l'esecuzione . Venne
serbato al corpo dei 600 nel 20 ottobre l388 il fare un decreto affinchè a pu-
bliche spese venisse eretto un tempio conforme all' oggetto che avevasi in mi-
ra, cioè proprio della grandezza nazionale e dell'omaggio religioso che vole-
vasi rendere al s. vescovo protettore.
Architetti Un certo Antonio Vincenzi, 0 di Vincenzo, si giudica F architetto, citan-
faW> c'os* un ''Og'1-0 originale scoperto nel 1779) uomo di celebrità nelle cose del
governo per essere stato fra i riformatori, e nel 1096 uno degli ambasciatori
alla republica veneziana . È osservabile che questo rogito venne scoperto
soltanto un anno dopo che il Temanza aveva pubblicato l'opera sua delle vite
degli architetti, ove riporta che l'autore di questa fabbrica è maestro Arduino,
riconosciuto per uomo dell'arte fino dal l3Zjo in altri monumenti in Venezia,
ove particolarmente nell'atrio del monastero del Carmine vedesi una madonna
con un bambino da lui scolpita; ma poi l'Algarotti riferisce d'avere trovato
presso il sig. Ubaldo Zanetti fra le vecchie carte di Palladio relative alla fab-
brica di s. Petronio che un certo mastro Arduino architetto fondò la chiesa
medesima. Communque sia la cosa e supponendo anche che vi fosse più ti uno
di questo rvome , giacché il Vasari riporta un altro Arduino morto nel i3oo,
 
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