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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0243
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CAPITOLO SESTO aAt

mezzo delle arti; e la gelosia del potere e del valor militare non è strano ohe
cagionasse anche quella del merito. Finalménte il Giulini medesimo, scritto-
re milanese e illustratore il più diligènte e il più benemerito delle patrie' me-
morie, con imparzialità degna dello storico lascia quanto basta scorgere
quel principio che cominciava a farsi dominante su questa esclusione degli
esteri ai lavori del duomo, allorché dice. Ciò non ostante nelle stesse or-
dinazioni trovo che nell'ultimo giorno di luglio di quell' anno , Niccolo
de' Bonaventuri francese fu licenziato dal sejvizio della fabbrica ; la aual
disgrazia fu poi comune a tutti gl'ingegneri esteri che vennero a Milano do-
po di lui nel presente secolo XIV per lo stesso effetto, poiché tutti ebbero
a partirsene malcontenti.

Se fosse qui luogo di dare una descrizione esatta dei monumenti d'ogni ar-
te che si trovano particolarmente nell'interna parte del tempio , molto vi
sarebbe da estendere questo capitolo e basterà accennare i principali
soltanto. Nell'interno della cattedrale, le cui porte sono ornate di bassi
rilievi e d' altri fregi inventati dal Cerani e da Fabio Mangoni, stanno eret-
te le due colonne di granito veramente gigantesche che adornano quell'in-
gresso maggiore e sono cavate dai vicini monti. S' incontra a sinistra il
battistero isolato del Pellegrini, che ha fornito l'indicato articolo di discussio-
ne a Martino Bassi nel suo libro dei Dispareri. Il Bassi, il Pellegrini, il Ce-
rani contribuirono a decorare l'interna parte del tempio e di loro costruzio-
ne sono la più parte degli altri. Si pretende disegnato dal Bonarroti il sepol-
ro fatto erigere da Pio IV a Gio: Giacomo Medici zio di s. Carlo e fratello
del papa, insigne condottiero d'arme; e le statue in bronzo e i bassi rilievi
sono di Lion Leoni aretino. Un buon modellatore e fonditore di bronzi,'nomi-
nato Francesco Brambilla, è l'autore dei due pergami in metallo dorato, orna-
ti riccamente di figure in rilievo e collocati vicino a* due ultimi pilastroni che
reggono la cupola. In uno sono simboleggiati i quattro evangelisti e nell'altro
i quattro dottori principali della chiesa. I postergali del coro sono intagliati a
basso rilievo in legno con molto bella esecuzione su i disegni del Pellegrini, del
Figini, del Meda, del Procaccini e di Francesco Brambilla che pure costruì
il gran tabernacolo in bronzo dorato . Ma del merito di queste opere avremo
luogo a giudicare ove particolarmente della scultura, nei rispettivi secoli in cui
fiorì, terremo ragionamento.

Vol. I. ei
 
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