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Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0042
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CAPITOLO SECONDO

DELLE PIETRE MEMORABILI E DEI MONUMENTI
ALLA GLORIA DEGLI UOMINI.

Oi,

libre

na pure'qual si voglia F origine della scultura, o vogliam dire dell' arte del
disegno, giacché quasi gli stessi racconti si fanno per rimontare sulle tracce
della prima pittura come della prima opera di rilievo (1), egli è evidente che
gli uomini sentirono la necessità di raccomandare a monumenti visibili e per-
manenti non solo ciò che attribuivano a sovrannaturale beneficenza, quanto
ciò che di straordinario pareva che da loro medesimi fosse operato, riducendo
ad oggetti materiali ogn'idea astratta della divinità ed ogni allegorico simbo-
lo delle affezioni del loro spirito. Alcuni tra i segni che furono adoperati'per
affidare la conservazione e trasmettere alla posterità le cose memorabili fu-
rono le pietre nude di scultura, ma erette in notabili circostanze. Il parlare
di queste se non è strettamente proprio dell'arte di cui mi propongo trattare,
servirà per fornirci di molte ùtili cognizioni in tale argomento, ed otterrà in-
dulgenza ad una specie di digressione dal principale argomento. Abramo la-
presso gii sciò una pietra memorabile per monumento della sua trasmigrazione (2). Gia-
cobbe dopo la celebre visione della misteriosa scala a Betel in Mesopotamia ,
vi lasciò egli pure partendo un monumento, e consacrò la pietra ove posava
il suo capo durante il sogno misterioso in cui gli apparve il Signore ; né al-
tro mezzo si presentò a Giosuè (3) onde eternare la memoria del passaggio
del Giordano, fuoriché quello di lasciarvi le XII memorabili pietre tolte dal
letto del fiume. Questi cenni non trovansi solamente citati nelle sacre pagi-
ne , ma Sanconiatone (^) ( sia apocrifo o nò questo antichissimo scrittore )
depone egli pure in favore di questa spezie di monumenti, parlando di simili
.pietre conservate denominate Betilia. Ma venendo a' storici di un' epoca da
pressoi noi meno lontana, i cui libri non sono sicuramente poemi quantunque esser
vi possa l'esagerazione di qualche fatto, Strabone e Diodoro di Sicilia fanno
menzione dell'uso antichissimo delle pietre memorabili presso molti popoli
fra loro lontani di costume e di luogo . Eglino ci lasciano dedurre come una

(1) Piiri. lib. XXXV. 12. Junius de pictura vet. iti catal. pag. 56.

(2) Gencs. XXI. 33.

(3) Josue Gap. VI.

(4) Fragm. Sancon. in Eusebio et in Porphirio.

Pietre
nenie-labili 1
 
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