fi0 .' LIBRO PRIMO
degli abbigliamenti. Secondo i diversi climi prosperar dovettero più o meno
queste opere dell'umana industria; e certamente non prosperò del pari la for-
za degl' intelletti sotto l'arsura od il ghiaccio, come sotto la temperie del
nostro cielo.
Ma non unicamente per influsso del clima liavvi una diversità nell'elevazio-
ne del genio inventivo dell'uomo. Tante altre circostanze particolarmente vi
contribuiscono, e oltre a ciò eh' è proprio delle varie religioni e dei governi,
vi si ravvisa la preponderanza che hanno molte altre cause non antivedute e
fortuite.
Difatti per poco che 1? uomo rifletta ad alcuno de' suoi bisogni, noi veggia-
mo che ben presto egli trova qualche nuovo mezzo da soddisfarli, scoperta
che bene spesso debbesi al caso.
A forza di ripetere l'uso di questi mezzi gli altri uomini colsero il favore
di nuove accidentali combinazioni che hanno resa più facile l'esecuzione delle
prime opere e meglio soddisfatto al primo bisogno ; e finalmente di combina-
zione in combinazione pel comunicarsi dei mezzi a seconda dell' estensio-
ne delle relazioni sociali, ne sono derivate più complete le conseguenze, e
dopo qualche tempo trovaronsi i meri eventi annoverati fra le invenzioni
che rendono tanto preziosa la serie dei fasti dello spirito umano.
KapiJa La naturale costituzione dell'uomo è così fatta che la tessitura de' suoi le-
progressKmeg^jnj socjai; non pu0 essere mai stata l'opera di un lunghissimo tempo. Sia
snoumano, che da un solo ceppo per lenta progression di famiglia si popolasse la terra,
o vogliasi che in altro modo si propagassero gli uomini e si collegassero per
amore della specie, o sia che per qualsivoglia altro principio di affinità si svi-
luppasse il mutuo bisogno d'un contatto fra loro, egli sarà sempre vero, che
con molta.rapidità debbono essersi succedute le relazioni e le connessioni de-
gl'individui di questa nostra specie, infiniti essendone ed efficacissimi i mez-
zi. La storia di questi progressi vedesi ognora accompagnata da tali e tante
rivoluzioni, che assolutamente impossibile diviene il parlare sensatamente
sull' origine delle cognizioni umane, qualora non possa esservi accordo e pie-
na evidenza sull'origine della spezie.
Egli è quindi in forza di tante considerazioni che sembrami affatto inutile
la ricerca del principio delle arti del disegno, ricerca con cui tutti gli scrittori
di queste materie incominciano ad occupare il loro lettore 5 e tanto piti che
le arti, più o meno, debbono essersi sempre coltivate ovunque sieno stati
uomini riuniti con legami sociali. L'imitazione della natura si è creduta ne-
cessaria dall'arte per soddisfare al culto, ai comodi, alla vanità, alle passioni e
più ancora per rendere maggiormente chiara coi segni esterni la comunicazione
qualunque delle idee. Il volere cercare ove abbiano le arti avuto maggiore
degli abbigliamenti. Secondo i diversi climi prosperar dovettero più o meno
queste opere dell'umana industria; e certamente non prosperò del pari la for-
za degl' intelletti sotto l'arsura od il ghiaccio, come sotto la temperie del
nostro cielo.
Ma non unicamente per influsso del clima liavvi una diversità nell'elevazio-
ne del genio inventivo dell'uomo. Tante altre circostanze particolarmente vi
contribuiscono, e oltre a ciò eh' è proprio delle varie religioni e dei governi,
vi si ravvisa la preponderanza che hanno molte altre cause non antivedute e
fortuite.
Difatti per poco che 1? uomo rifletta ad alcuno de' suoi bisogni, noi veggia-
mo che ben presto egli trova qualche nuovo mezzo da soddisfarli, scoperta
che bene spesso debbesi al caso.
A forza di ripetere l'uso di questi mezzi gli altri uomini colsero il favore
di nuove accidentali combinazioni che hanno resa più facile l'esecuzione delle
prime opere e meglio soddisfatto al primo bisogno ; e finalmente di combina-
zione in combinazione pel comunicarsi dei mezzi a seconda dell' estensio-
ne delle relazioni sociali, ne sono derivate più complete le conseguenze, e
dopo qualche tempo trovaronsi i meri eventi annoverati fra le invenzioni
che rendono tanto preziosa la serie dei fasti dello spirito umano.
KapiJa La naturale costituzione dell'uomo è così fatta che la tessitura de' suoi le-
progressKmeg^jnj socjai; non pu0 essere mai stata l'opera di un lunghissimo tempo. Sia
snoumano, che da un solo ceppo per lenta progression di famiglia si popolasse la terra,
o vogliasi che in altro modo si propagassero gli uomini e si collegassero per
amore della specie, o sia che per qualsivoglia altro principio di affinità si svi-
luppasse il mutuo bisogno d'un contatto fra loro, egli sarà sempre vero, che
con molta.rapidità debbono essersi succedute le relazioni e le connessioni de-
gl'individui di questa nostra specie, infiniti essendone ed efficacissimi i mez-
zi. La storia di questi progressi vedesi ognora accompagnata da tali e tante
rivoluzioni, che assolutamente impossibile diviene il parlare sensatamente
sull' origine delle cognizioni umane, qualora non possa esservi accordo e pie-
na evidenza sull'origine della spezie.
Egli è quindi in forza di tante considerazioni che sembrami affatto inutile
la ricerca del principio delle arti del disegno, ricerca con cui tutti gli scrittori
di queste materie incominciano ad occupare il loro lettore 5 e tanto piti che
le arti, più o meno, debbono essersi sempre coltivate ovunque sieno stati
uomini riuniti con legami sociali. L'imitazione della natura si è creduta ne-
cessaria dall'arte per soddisfare al culto, ai comodi, alla vanità, alle passioni e
più ancora per rendere maggiormente chiara coi segni esterni la comunicazione
qualunque delle idee. Il volere cercare ove abbiano le arti avuto maggiore