CAPITOLO QUINTO ' qi
dei medi, dei persiani, degli ebrei: ma non era mia impresa l'estendermi in
tal genere di erudizione, e questo capitolo intorno le vestimenta non ha avuto
per oggetto se non di scorrere rapidamente la storia dell'origine e della deriva- ■
zione dall'una all' altra delle principali nazioni di molte forme diverse di abiti,
onde veder si possa come si sono corrotte le abitudini degli uomini dando nel
peggio per amore di varietà o per follia di ambizione. 1 diversi modelli assog-
gettati alio scarpello hanno potuto somministrare materia più o meno lodevole
agli artisti, e può costantemente farsi la riflessione, che le forme migliori si
sono offerte nell'epoca della maggiore prosperità delle nazioni, come che la
semplicità del gusto fosse inseparabile da quella dei costumi, e che il fasto e
il carico degli ornamenti sì proscritto dalle arti belle , esser dovessero un se-
gnale della decadenza degl'imperi; ovvero dinotassero quanto enormi sforzi
all'uomo costi il suo dominio sugli altri, allor qnando costretto di surrogar le
apparenze superficiali alla solidità delle virtù più eminenti già venute meno ,
non gli rimane che l'effimero sussidio di abbagliare ed imporre colla frivolezza
del lusso e coli'ostentazione delle ricchezze,
dei medi, dei persiani, degli ebrei: ma non era mia impresa l'estendermi in
tal genere di erudizione, e questo capitolo intorno le vestimenta non ha avuto
per oggetto se non di scorrere rapidamente la storia dell'origine e della deriva- ■
zione dall'una all' altra delle principali nazioni di molte forme diverse di abiti,
onde veder si possa come si sono corrotte le abitudini degli uomini dando nel
peggio per amore di varietà o per follia di ambizione. 1 diversi modelli assog-
gettati alio scarpello hanno potuto somministrare materia più o meno lodevole
agli artisti, e può costantemente farsi la riflessione, che le forme migliori si
sono offerte nell'epoca della maggiore prosperità delle nazioni, come che la
semplicità del gusto fosse inseparabile da quella dei costumi, e che il fasto e
il carico degli ornamenti sì proscritto dalle arti belle , esser dovessero un se-
gnale della decadenza degl'imperi; ovvero dinotassero quanto enormi sforzi
all'uomo costi il suo dominio sugli altri, allor qnando costretto di surrogar le
apparenze superficiali alla solidità delle virtù più eminenti già venute meno ,
non gli rimane che l'effimero sussidio di abbagliare ed imporre colla frivolezza
del lusso e coli'ostentazione delle ricchezze,