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Gesellschaft für Vervielfältigende Kunst [Editor]
Die Graphischen Künste — N.F. 1.1936

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Rusconi, Antonino: Per l'identificazione degli acquerelli tridentini di Alberto Durero
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https://doi.org/10.11588/diglit.6336#0131

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1. A. Durero, „wehisch pirg". Oxford, Ashmolean Museum (L. 392)

II Händke per primo credette di poter identificare questa veduta, in seguito specialmente
alla errata lettura della scritta del Durero, decifrata come „Welschberg" anzi che „wehisch
pirg", con il tratto della Pusteria nel quäle e situato il paese di Monguelfo (Welsberg).1 Questa
identificazione non trovö oppositori fino a pochi anni or sono, quando finalmente Venne con-
futata e respinta dalPAtzwanger e dal Flechsig.2 Affiorö allora Fanno scorso la proposta Raf-
feiner che la veduta dovesse identificarsi col tratto della valle d'Isarco tra Bolzano e Cardano,
visto verso est dalle pendici di S. Maria Maddalena.3 Una grande somiglianza invero e ri-
scontrabile tra il profilo delle montagne dell'acquerello e quelle proposte, ma anche questa
identificazione non ha potuto reggersi, perche le montagne rocciose del fondo ed i primi piani
della veduta non trovano alcuna corrispondenza con quelli in realtä visibili dal luogo indicato.
II Durero stesso, del resto, con la sua scritta, tenuta fin ora in troppo poca considerazione,
aveva chiaramente indicato che il luogo doveva ricercarsi non giä in territorio tedesco o niisti-
lingue, ma bensi ove la parlata era ormai esclusivamente o ladina o italiana, che se cosi non
fosse stato, egli tedesco non avrebbe certo specificato tanto decisamente trattarsi di monti
e quindi di paesi „wehisch".

Orbene a conferma dell'esattezza del titolo datole dall'autore, la nostra veduta raffigura
appunto una valle trentina prettamente italiana, la valle di Cembra, vista dal margine dell'alto

1 B. Händke: Zur Chronologie der Landschaften Albrecht Dürers (Studien zur deutschen Kunstgeschichte,
H. 19, Straßburg 1899). J. Meder: Neue Beiträge zur Dürer-Forschung (Jahrbuch der Kunsthistorischen Samm-
lungen des Ah. Kaiserhauses, Bd. 30, Wien 1911/12).

2 H. At zwanger: Albrecht Dürers Landschaften am Inn und Eisack, Etsch und Sarca (Der Schiern, 8. Jg.,
IL 12, Bolzano 1927). Flechsig: Albrecht Dürer, Berlin 1928.

3 J. Raff einer: Die Örtlichkeitsbestimmung von Dürers Aquarell „wehisch pirg" (Der Schiern, 16. Jg., H. 5,
Bolzano 1935).

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