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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0116

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78

BIBLIOGRAFIA

Secondo il Poggi, la data in cui Arnolfo di Cambio la-
vorava al sacello di Bonifacio IV, va fissata al 1295.

31. Ricci (Corrado), Un disegno del Correggio.
{Rivista d’arte, a. Ili, pag. 172-173; Firenze, 1905).

Pubblica un disegno inedito del maestro (una Madonna
col Bambino), posseduto dal signor Francesco Dubini di Mi-
lano.

32. Ricci (Corrado), La chiesa di San Michele
«.ad erigiselo » in Ravenna. {Rassegna d’arte, a. V,
pag. 136-142; Milano, 1905).

Illustra principalmente il grande mosaico che, staccato
dall’abside della chiesa, vedesi ora ricomposto, ma quasi in-
teramente rifatto, nei nuovi Musei di Berlino. Conclude il
Ricci : Ravenna ha un musaico bizantino di meno, Berlino
non ne ha certo uno di più.

33. Ricci (Corrado), Tavole sparse di un polittico
di Costné Tura. {Rassegna d’arte, a. V, pag. 145-146;
Milano, 1905).

Il San Domenico di Cosmé, acquistato nel 1905 dalla Gal-
leria degli Uffizi, è parte di un polittico proveniente dalla
chiesa di San Luca in Borgo, presso Ferrara (?). Il polittico
viene idealmente ricomposto dal Ricci col Sant’Antonio del
Louvre, il San Sebastiano e il San Cristoforo del Museo di
Berlino e la Madonna della Pinacoteca di Bergamo.

34. Schubring (Paul), Der heilige Hieronynms von
Marco Zoppo, bei Freìherr von Brenken in Werner.
{Zeitschrif. f. christ. K., a. XVIII, col. 225-226; Dus-
seldorf, 1905).

Lo Schubring dà un interessante cenno della diversa ico-
nografia del San Gerolamo in Italia e in Germania nel se-
colo XV, determinando così il posto che vi occupa la rappre-
sentazione familiare a Marco Zoppo ; del quale riproduce
non il quadro di Wewer, ma l’altro simile esistente ora, non
più in casa Frizzoni a Milano, come crede lo Schubring,
bensì nella pinacoteca di Bologna, alla quale fu ceduta dal
dotto collezionista lombardo. I. c.

35. Schubring (Paul), Die Himmelfahrt des hei-
ligen Ludwig von Lorenzo di Credi. {Zeitschrif. f. christ.
K., a. XVIII, col. 129 130; Dusseldorf, 1905).

Il quadro illustrato dallo Schubring è quello esposto dal
signor Steinmeyer a Dusseldorf nel 1904, del quale fu già
fatto cenno nel precedente volume de L’Arte (pag. 434)
per le affinità che esso presenta con un’altra pittura simile
di Lorenzo, esistente a Roma nella collezione Sterbini. Am-
bedue i quadri appaiono ispirati al disegno del monumento
Forteguerri del Verrocchio, come giustamente osserva lo
Schubring, che ritiene XAssunzione al cielo di San Ludovico
eseguita fra il 1485 e il 1490. /. c.

Biografia artistica.

36. Fry (Roger E.), Mantegna as a tnystic. {The
Bm'I. Mag., voi. Vili, pag. 87-98; London, 1905).

Il Fry scorge in alcune opere del Mantegna una vena
di profondo misticismo cristiano (così nella Circoncisione degli
Uffizi, nella^Madonna della pinacoteca di Bergamo, nella
Sacra Famiglia della collezione Mond, nell 'Adorazione dei
Magi della collezione Johnson), e ritiene che la ragione
debba ricercarsene in tendenze e preoccupazioni mistiche
dello spirito dell’artista, spirito naturalmente incline alla me-
ditazione malinconica e alla considerazione del terribile e del
misterioso. La tesi è svolta in forma brillante e suggestiva;
ma l’autore stesso teme che possa essergli attribuito uno
sforzo eccessivo d’immaginazione.

37. [Gerola (Giuseppe)], I testamenti di Francesco
il giovane e di Gerolamo da Ponte. (Estratto dal Bol-
lettino del Museo civico di Passano, a. Il, n. 4; Bas-
sano, 1905).

I due documenti sono rispettivamente del io novembre
1587 e del 27 ottobre 1621.

Interessanti sono le note apposte dall’editore, per le quali
molti punti della vita dei due artisti e anche di altri membri
della famiglia vengono determinati : così la data della morte
di Francesco il giovane, avvenuta il 3 luglio 1592, anziché
il 27 giugno 1591, come reca l’epigrafe della tomba del
pittore in San Francesco di Bassano. Utile pure è l’unito
albero genealogico della famiglia da Ponte, redatto rigoro-
samente in base a nuove ricerche d’archivio.

38. Horne (Herbert P.), Il Groppone. {The Buri.
Mag., voi. Vili, pag. 189-196; London, 1905).

L’Horne raccoglie numerose notizie sulla biografia del
Graffione, e tenta precisarne l’individualità artistica, fon-
dandosi su due opere che egli ritiene le sole attribuibili a
lui: una Natività. (1485) aggiunta in una pala del Baldo-
vinetti in Sant’Ambrogio, e la Trinità (1490-1500) della
cappella Corbinelli in Santo Spirito.

39. Klaiber (Hans), Leonardo da Vincis Stellung
in der Geschichte der Physiognomìk und Mimik. {Re-
pert. f. Kunstw., voi. XXVIII, pag. 321-339; Berlin,
1905)-

Anche in questo campo Leonardo è stato un vero pre-
cursore ; chè i suoi studi sulla fisiognomica e la mimica, quali
possiamo bene rilevare da numerosi passi del suo trattato
della pittura e dai disegni, lo mettono accanto ai più mo-
derni cultori di quelle scienze.

40. Lupattelli (Angelo), Della vita e delle opere
di Matteo da Gualdo. (Estratto da\V Almanacco illu-
strato delle famiglie cattoliche per il 1906; Roma,
Desclée et Lefebvre, 1905).

41. Mesnil (Jacques), Botticelli à Rome. {Ri-
vista d arte, a. III, pag. 112-123; Firenze, 1905).

Confuta un asserzione dello Steinmann sul significalo sto-
rico dell affresco della Sistina, rappresentante la Punizione
di Core, Dathan e Abiron. Afferma che, fuori della Sistina,
non esiste a Roma alcuna opera autentica del Botticelli, e
 
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