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ALDO FORATTI
dal piano su cui dovrebbe posare; in esso non rinveniamo certo la dolce soavità, l’intima
delicatezza o il fuoco evangelico onde il maestro l’avvivò in pili quadri : dalla Sacra Con-
versazione di Napoli a quella pregevolissima
del duca di Leuchtenberg. San Pietro, scon-
troso e, vorremmo dire, felino, ha qualche re-
lazione col San Giuseppe dello strano quadro
palmesco di Glasgow (n. 705), in cui si notano
alcune reminiscenze del Romanino, 1 ma anche
e più del Lotto. San Paolo, attento e ritroso,
si appoggia ad uno spadone a due mani ; il
disegno n’è riprensibile, massime nel naso, si-
mile ad uno spengitoio, e nell’orecchio che
(come nel San Pietro) si attacca troppo alto
al temporale.
Le tre tavolette del secondo ordine (fig. 1),
nelle quali le asprezze più significative e i gravi
errori di forma non sono diminuiti nè dal raf-
finamento tecnico nè da un minor guasto di
materialissimi ritocchi, preludono al fare carat-
teristico del Palma. La Madonna ha la semplice
e particolare grazia che si ritrova nella Don
zella liberata da San Giorgio di lady Layard
in Venezia ; Santa Apollonia mostra il racco-
glimento che fiorisce in un etereo sorriso nella
Maddalena della palmesca Santa Famiglia nella
galleria Liechtenstein a Vienna. La Santa Giu-
ditta arieggia la florida Lucrezia della Borghese
(n. 106) ; il San Giuseppe riproduce esattamente
il San Pietro del primo piano ; il modellato del
bimbo è molto difettoso; e Santa Caterina ha
analogia con quelle figure asciutte, che si ve-
dono raramente nelle opere del maestro e dei
suoi allievi (cf. per es., la Maddalena nella Sacra
Conversazione della quadreria Liechtenstein, la
Sant’Anna dello Sposalizio nel palazzo Giova-
nelli a Venezia e qualche altra).
Fig. 3 — Palma Vecchio. La presentazione.
Serina, Chiesa Parrocchiale.
noi invece riesce difficile la ricomposizione
Da una parete della sagrestia pendono
Uno scrittore tedesco,2 1’ Hadeln, volle dar
soverchio valore ad una notizia del Ridolfi 3 e,
con nostra maraviglia, cercò il modo di ricom-
porre, nella prepositurale di Serina, due polit-
tici da attribuirsi definitivamente al Palma; a
li uno solo.
sei tavole, tre a centina e tre quadrangole, con
1 J. Paton, Catalogne of pie tur es in thè Glasgow
art gallery a. museum Kelvingrove, Glasgow, 1908,
Pag- 153-
2D. Frh. von Hadeln, Zti den Altarwerken Palma
Vecchios in Serinalta in Monatshefte fur Kunstw., I,
Jahrg, (1908) pag, 1013.
’ Le maraviglie dell’arte, Padova, 1835-37, I, pa-
gine 180.
ALDO FORATTI
dal piano su cui dovrebbe posare; in esso non rinveniamo certo la dolce soavità, l’intima
delicatezza o il fuoco evangelico onde il maestro l’avvivò in pili quadri : dalla Sacra Con-
versazione di Napoli a quella pregevolissima
del duca di Leuchtenberg. San Pietro, scon-
troso e, vorremmo dire, felino, ha qualche re-
lazione col San Giuseppe dello strano quadro
palmesco di Glasgow (n. 705), in cui si notano
alcune reminiscenze del Romanino, 1 ma anche
e più del Lotto. San Paolo, attento e ritroso,
si appoggia ad uno spadone a due mani ; il
disegno n’è riprensibile, massime nel naso, si-
mile ad uno spengitoio, e nell’orecchio che
(come nel San Pietro) si attacca troppo alto
al temporale.
Le tre tavolette del secondo ordine (fig. 1),
nelle quali le asprezze più significative e i gravi
errori di forma non sono diminuiti nè dal raf-
finamento tecnico nè da un minor guasto di
materialissimi ritocchi, preludono al fare carat-
teristico del Palma. La Madonna ha la semplice
e particolare grazia che si ritrova nella Don
zella liberata da San Giorgio di lady Layard
in Venezia ; Santa Apollonia mostra il racco-
glimento che fiorisce in un etereo sorriso nella
Maddalena della palmesca Santa Famiglia nella
galleria Liechtenstein a Vienna. La Santa Giu-
ditta arieggia la florida Lucrezia della Borghese
(n. 106) ; il San Giuseppe riproduce esattamente
il San Pietro del primo piano ; il modellato del
bimbo è molto difettoso; e Santa Caterina ha
analogia con quelle figure asciutte, che si ve-
dono raramente nelle opere del maestro e dei
suoi allievi (cf. per es., la Maddalena nella Sacra
Conversazione della quadreria Liechtenstein, la
Sant’Anna dello Sposalizio nel palazzo Giova-
nelli a Venezia e qualche altra).
Fig. 3 — Palma Vecchio. La presentazione.
Serina, Chiesa Parrocchiale.
noi invece riesce difficile la ricomposizione
Da una parete della sagrestia pendono
Uno scrittore tedesco,2 1’ Hadeln, volle dar
soverchio valore ad una notizia del Ridolfi 3 e,
con nostra maraviglia, cercò il modo di ricom-
porre, nella prepositurale di Serina, due polit-
tici da attribuirsi definitivamente al Palma; a
li uno solo.
sei tavole, tre a centina e tre quadrangole, con
1 J. Paton, Catalogne of pie tur es in thè Glasgow
art gallery a. museum Kelvingrove, Glasgow, 1908,
Pag- 153-
2D. Frh. von Hadeln, Zti den Altarwerken Palma
Vecchios in Serinalta in Monatshefte fur Kunstw., I,
Jahrg, (1908) pag, 1013.
’ Le maraviglie dell’arte, Padova, 1835-37, I, pa-
gine 180.