STALLI CORALI IN SICILIA
Fig. i — Palermo, Cattedrale
Stallo vescovile (1467). (Fot. Brogi).
Al pari degli scultori e degli architetti, un buon nu-
mero d’intagliatori in legno convenne in Sicilia nel
volgere del secolo XV, attratto da una nuova ed ener-
gica operosità che nell’isola, in quel tempo, andava svol-
gendosi.
Provenivan essi dalle parti della Lombardia e del Ve-
neto, ma più specialmente dal Napoletano, e qui giunti
accasavansi e legavansi in parentela con altri artisti
della stessa maestranza, qui piantavan definitivamente
le tende fino ad esser ' riconosciuti cittadini del nuovo
paese.
Non è improbabile, ad esempio, che di Castellammare
di Stabia sia stato quel Francesco Miranda che nel 1432
scolpì le grandi e belle
imposte della porta me-
ridionale del duomo
di Palermo.
Attesa però la fragi-
lità della materia, la
perdita o la poca co-
noscenza dei docu-
menti riguardanti le
opere d’arte quattro-
centesche siciliane,
non possiamo sicura-
mente stabilire se il
Miranda abbia esegui-
to altri lavori in Sici-
lia e quali allievi ab-
bia educato nell’ arte
dell’ intaglio.
Ma, oltreché dal Con-
tinente italiano, è ve-
rosimile che intaglia-
tori in legno sian pure
venuti, allo stesso mo-
do che per le altre
arti, dalla Catalogna,
come infatti alcuni ele-
ganti intagli di dipinti
confermerebbero.
E propri di un ar-
tefice catalano a me
sembrano gli stalli co-
rali del duomo di Pa-
Fig. 2 — Siracusa, Cattedrale lermo che il Fi Mar-
Stalli corali. Particolare (1489) zo chiama « di maniera
L'Arte. XIV, 17.
Fig. i — Palermo, Cattedrale
Stallo vescovile (1467). (Fot. Brogi).
Al pari degli scultori e degli architetti, un buon nu-
mero d’intagliatori in legno convenne in Sicilia nel
volgere del secolo XV, attratto da una nuova ed ener-
gica operosità che nell’isola, in quel tempo, andava svol-
gendosi.
Provenivan essi dalle parti della Lombardia e del Ve-
neto, ma più specialmente dal Napoletano, e qui giunti
accasavansi e legavansi in parentela con altri artisti
della stessa maestranza, qui piantavan definitivamente
le tende fino ad esser ' riconosciuti cittadini del nuovo
paese.
Non è improbabile, ad esempio, che di Castellammare
di Stabia sia stato quel Francesco Miranda che nel 1432
scolpì le grandi e belle
imposte della porta me-
ridionale del duomo
di Palermo.
Attesa però la fragi-
lità della materia, la
perdita o la poca co-
noscenza dei docu-
menti riguardanti le
opere d’arte quattro-
centesche siciliane,
non possiamo sicura-
mente stabilire se il
Miranda abbia esegui-
to altri lavori in Sici-
lia e quali allievi ab-
bia educato nell’ arte
dell’ intaglio.
Ma, oltreché dal Con-
tinente italiano, è ve-
rosimile che intaglia-
tori in legno sian pure
venuti, allo stesso mo-
do che per le altre
arti, dalla Catalogna,
come infatti alcuni ele-
ganti intagli di dipinti
confermerebbero.
E propri di un ar-
tefice catalano a me
sembrano gli stalli co-
rali del duomo di Pa-
Fig. 2 — Siracusa, Cattedrale lermo che il Fi Mar-
Stalli corali. Particolare (1489) zo chiama « di maniera
L'Arte. XIV, 17.