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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 4
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Frati, Lodovico: Una famiglia di pittori bolognesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0295

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UNA FAMIGLIA DI PITTORI BOLOGNESI

Iacopo Avanzi è stato spesso confuso con Jacopo d’Avanzo veronese, e con Jacopo di
Paolo bolognese, che troviamo nella Matricola delle quattro arti dell’anno 1410, presso
— l’Archivio di Stato di Bologna, indicato come segue (c. 247):

Magister Jacobus condurti Paulì -pictor.

Egli ebbe un figlio di nome Orazio pure pittore, che è così registrato nella Matricola
(c. 250): Oratius Magi stri Jacobi olim Punii pictor. Ed ivi pure all’anno 1411 sono imma-
tricolati sei figli di Orazio nel modo seguente (c. 251): Alexander, Politus (forse: Policretus),
Jacobus Bartholomeus, Julius et Gentilis Jratres et Jiliì Magistri Oratiipictoris capette Sancii
Martini de Chazanimicis pizolis.

Abbiamo dunque una famiglia bolognese, nella quale la tradizione pittorica fu conti-
nuata per cinque generazioni almeno; poiché, secondo il Baldani.1 Jacopo di Paolo fu il
pronipote di quell’Orso che è ricordato fra i più antichi pittori bolognesi del secolo xJU,
dal quale nacque un Zanello che fu l’avo di Jacopo. Nelle carte dell’Archivio di Stato di
Bologna il Baldani trovò notizia di un Zanello pittore in due documenti del 1270 e del 1274,
ove è detto « figlio di maestro Orso pictor de Regio ». Nessuna notizia si ha di Paolo Zanello,
«probabilmente perchè esigliato con la parte Lambertazza (come crede il Baldani); ma
« nel 1357 v’è un atto per la cessione di una casa da parte di Niccolò di maestro Paolo pit
« tore, di maestro Zanello di Orso da Reggio ».

Questo Niccolò era dunque il fratello del pittore Jacopo, che il Baldani trovò per la
prima volta nominato come testimonio in un processo del 1390. « Poscia nel 1393 fu eletto
«letterato all’ufficio delle strade, ponti, acque, ecc., nel 1394 camarlengus dommorum de
« monte; l’anno successivo era castellano della rocca di Bonacciara, e nel 1400 di quella di
« Castelfranco. Nel 1425, secondo la Cronaca Bianchina2' indorò il cupolotto del campanile
«di San Pietro, e nel 15 aprile del 1426 stipulava un atto col tìglio Orazio».

A queste notizie raccolte dal Baldani altre ne posso aggiungere relative alla famiglia
di Jacopo di Paolo, che, oltre a Nicolò, ebbe un altro fratello di nome Paolo ed una sorella
Lucia, che fu moglie di Michele di Matteo pittore, e nel 1458 era in lite con Policreto,
Giulio e Gentile di Orazio.

Ad Orazio di Jacopo i Difensori dell’avere diedero in affitto il 14 febbraio 1432 per
cinque anni una viazola, o vicolo, nella via delle Scodelle, confinante col guasto ov’erano
le case della zecca del Comune e con Paolo Nappi, verso il palazzo di re Enzo, per 54 piedi
di lunghezza, dando a Orazio facoltà di dimorarvi e di farvi costruire una bottega. 3 II
20 aprile 1436 Orazio del fu Jacopo di Paolo pittore acquistò da Matteo di Giovanni Cinedi
di Montecalvo un podere di otto tornature alla Croara, nel luogo detto La Cassino, pel

1 La pittura a Bologna nel sec. XIV. Nei: Docu- 2 Bibl. Univ. di Bologna, ms. 204, c. 61 r.

menti e studi, pubbl. dalla R. Dep. Romagnola di 5 Arch. di Stato di Bologna, Liber pubblicar, bo-

st. patria, (voi. Ili, pag. 470 e seg.). norum Comunis Rononiae (c. 83).
 
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