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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 2
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Muñoz, Antonio: La decorazione e gli amboni cosmateschi della basilica di San Pancrazio fuori le mura
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0135

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LA DECORAZIONE E GLI AMBONI COSMATESCHI

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Gli altri autori che hanno scritto sulla basilica di San Pancrazio, danno dei due amboni
una fuggevole notizia.1

Messi sulle tracce da questi importanti disegni e ricordi, abbiamo voluto ricercare se
dei pregevoli amboni rimanesse qualche avanzo nella basilica di San Pancrazio, e le nostre
ricerche sono state coronate da successo, poiché, sparsi nell’orto annesso, e in qualche luogo
impiegati anche come pavimento, abbiamo rinvenuti parecchi pezzi che indubbiamente appar-
tennero ai due pulpiti cosmateschi. Dell’ambone dell’Evangelio esiste ancora uno dei trian-
goli superiori, quello di sinistra con le fasce di musaico abbastanza conservate, cor-
rispondente nella figura del de Sanctis alla lettera G\ uno dei due pilastrini S, T; una
delle colonnine tortili B, e varii pezzi delle cornici.2

Dell’ambone dell’Epistola rimane molto meno ; un frammento dell’iscrizione trasportato
al Museo laterano3 con le parole: « Qui legit attendat ad quid sacra tedio tendat», e molte
parti delle cornici, da noi ritrovate e fatte murare nella parete presso la porta di destra
della basilica ; ivi pure, a cura della Sovrintendenza ai Monumenti, son collocati altri resti

Fig. 5 — Pianta dell’ambone per l’Epistola
in San Pancrazio.

Disegno di Giacomo De Sanctis.

della chiesa medioevale, tra i quali un arco gotico già posto come ciborio sull’altare di una
cappellina nell’orto a sinistra della basilica.

I frammenti del Museo Laterano (Raccolta epigrafica, parete II) sono due pezzi della
cornice dell’ambone dell’epistola, che portano in musaico a tessere bianche su fondo d’oro le
scritte : « ... LEGIT ADTENDAT AD QUID SABRA LECTIO TENDAT ;... DCVLM ... ».

Le misure delle parti superstiti corrispondono esattamente a quelle date in palmi dal
de Sanctis ; gli amboni erano molto grandi misurando sulla fronte, alla base, una lunghezza
di metri sei.

Sia per la forma che per l’impiego di placche di antichi marmi sulla fronte, i due amboni
distrutti di San Pancrazio corrispondevano a quelli oggi ancor conservati di San Lorenzo
fuori le Mura, di Santa Maria in Castello a Corneto, a quelli frammentarli di San Cesareo,
dell’Aracoeli, di Santa Maria in Cosmedin. Quelli di San Clemente sono pure simili per la
forma, ma l’ambone dell’Evangelio non porta come gli altri su ricordati decorazione in musaico.

1 Della basìlica di San Pancrazio martire di Gesù
C risto fuori le Mura di Roma. Brevi e semplici no-
tizie per comodo delle persone devote. Roma, 1838.
Giambattista di S. Giuseppe, Il cemeterio dì Cale-
podio ovvero la chiesa di San Pancrazio, Perugia, 1816.

2 Questi pezzi furono di recente, a cura della R. So-

vraintendenza ai Monumenti, murati in una parete
della chiesa.

3 O. Marucciii, Basiliques et eglises de Rome,
Roma, 1902, pag. 494, e, Guida del Museo cristiano
Lateranense, Roma, 1898, pag. 118.
 
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