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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 2
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Erbach-Fürstenau, Adalbert: La miniatura bolognese nel trecento, [2]: (Studi su Nicolò di Giacomo)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0140

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ERBACH DI FUERSTENAU

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Fig. i — Kremsmiinster. Schaukasten 4. Fig. 2 — Kremsmunster. Schaukasten. 4.

motivo serve da base nel breviario al Giuseppe di Arimatea, che toglie i chiodi dalla salma
di Cristo, come a quel vecchio nel primo foglio di vat. lat. 1456 che collocato, contando
dal lato destro, al terzo posto guarda lo scrivano occupato alla scrivania.

Gli esempi possono essere facilmente aumentati. Tra il compimento del codice di
Kremsmunster ed i manoscritti giuridici vat. lat. 1456 e vat. lat. 2534, che formavano ori-
ginariamente un solo volume, corre un periodo da cinque a sei anni. Nicolò ha fatto in
questo frattempo dei progressi ragguardevoli nel disegno.

Le figure hanno acquistato proporzioni più esatte, qualche volta slanciate ; le mani
sono diventate più naturali riguardo alla forma ed alle mosse. 11 gusto gotico si intravvede
più che per lo passato nelle pieghe, quasi che opere di miniatura francese abbiano influito
sul giovane pittore. Egli fa uso frequente delle imprese, generalmente poco usate nella
pittura italiana.

Tanto nell’ufficio quanto nella novella le figure sono sempre collocate su di un fondo
d’oro o di colore. Il pseudo-Nicolò adoperava già il fondo d’oro ornato a mo’ di filagrana.
Si può immaginare che in quell’epoca visse un solo miniatore amanuense, pratico di questo

dente da esso. Dimostrammo già i motivi che parlavano contro i pittori più antichi : più
decisive però, per la suaccennata attribuzione, sono le opere giovanili datate del Nicolò. La
più antica del 1353 una novella sul primo e secondo libro dei decretati di Giovanni d’Andrea
ha il numero vat. lat. 1456 della biblioteca vaticana. Il Vat. lat. 2534 con una miniatura
grande forma la sua continuazione, fatto sin’ora trascurato a causa del distacco arbitrario
avvenuto molto tempo fa (fig. 4).

Troviamo intrecciature consimili nelle liste al margine delle figure riempitive, che corri-
spondono a quelli dell’ufficio, e che si presentano già qua e là nel messale di san Pietro, il
che deve essere rimarcato in maniera speciale. Del medesimo accordo, come detti quadretti
graziosi, bene eseguiti, ma d’importanza secondaria, sono diverse teste maschie. Il medesimo

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