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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 2
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Mauceri, Enrico: Stalli corali in Sicilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0166

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ENRICO "MA CICERI

per la confraternita di San Giovanni evangelista di Scicli un « confalonc » in legno con due
figure rilevate ed al naturale.1

Il Di Marzo con ciò pare voglia supporre che al medesimo Nardo si possa attribuire il
coro siracusano. Risulta a me, invece, positivamente il nome vero dell’artista come me ne
informano gli Annali di Siracusa del benemerito cronista sac. Giuseppe Capodieci.2 * Egli
è maestro Nardo MirLello che, addì 2 aprile 1483, con atto in not. Bartolomeo (atto non più
esistente e probabilmente di Bartolomeo Satalia), si obbligava ad eseguire, per onze 23, metà
del coro della cattedrale eguale a quello di San Domenico.

Noi nulla sappiamo intorno a cotesto Nardo Mirtello, trattandosi di un nome nuovo che
ora, per la prima volta, balza fuori dai documenti, ma non è improbabile che sia siracu-
sano. Del coro di San Domenico intanto, accennato nella medesima notizia, non rimane
alcuna traccia ; unico testimone, quindi, della valentia del bravo intagliatore, è questo del

Fig. 9 — Palermo, San Martino delle Scale.
Stalli corali. Particolare — (Fotografia Brogi).

duomo siracusano. Ma tal coro risente, d’influssi veneziani (confrontisi con quello celebre di
Santa Maria de’ Erari a Venezia) e potrebbe esso rappresentare un nuovo indirizzo tecnico
locale dato da artisti veneti.

Ci son pervenute, del resto, memorie d’intagliatori di quella regione trapiantatisi in
Sicilia, e accanto a un Giovanni Serafina, probabilmente siciliano, che nel 1495 lavorò ricche
imposte ad intarsio in legno noce per la cappella di Santa Cristina nel duomo di Palermo,
oggi non più esistenti, e accanto a Giacomo di Pila, celebrato in Palermo come « lignario
fabro d’alto ingegno » . in un suo epitafio,5 e di Giovanni Resaliba a Messina, vengon ricor-
dati i veneti Giovan Pietro Veneziano e E'rancesco Trina dei primissimi del '500.4 Piu tardi
poi si rese famoso Giorgio Veneto, autore del bel coro, ricco d’intarsi, del duomo di Mes-
sina, scampato al terribile terremoto del 28 dicembre igo8, dove si legge la firma dell’in-

1 Op. cit., voi. I, pag. 670. 3 TOi Marzo, op. cit., voi. I, pag. 674.

2 Tomo VII, pag; 368 manoscr. della Biblioteca ar- 4 I)i Marzo, ib., pag. 680-81.

«vescovile di Siracusa.
 
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