LA SCUOLA BOLOGNESE ALLA MOSTRA DEL RLTRATTO A FIRENZE
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Tuttavia, se il ritratto del senatore è infatti piuttosto fiacco e generico, l’altro invece
di Ginevra è forse il migliore dei cinque per verità e carattere. Questa contradizione po-
trebbe spiegarsi col supporre che Ginevra, morta ventottenne solo tre anni prima dell’or-
dinazione del quadro, fosse certo ancora presente agli occhi della pittrice sua coetanea, che
aveva perciò potuto ritrarla efficacemente in questa tela, pietoso omaggio alla morta. Del
Fig. 2 — Lavinia Fontana : Famiglia Gozzadini.
senatore invece, morto diciotto anni prima quando cioè la pittrice ne aveva solo quattordici,
era impossibile che potesse ricordare e rendere a memoria la fisonomia.
Il quadro è ammirevole per l’ampiezza e la distinzione con cui è costruito e disegnato
ed è notevole, qui come nelle altre opere della Fontana, il contrasto fra la sommarietà del
disegno, dei visi, delle mani, dei panneggiamenti che sebbene accuratissimi hanno tuttavia
gran sobrietà di modellatura, e d’altra parte l’eccessivo amore nel tessere fiorami nelle stoffe
o nel cesellare le ricchissime gioie di cui ama tanto adornare le sue donne. Le sue figure
femminili, nelle quali specialmente riesce, paffute e contente non si distinguono certo nè
per finezza di lineamenti nè per nobiltà di pensiero, ma emanano in compenso tal sano
equilibrio fisico e morale che soddisfa completamente.
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Tuttavia, se il ritratto del senatore è infatti piuttosto fiacco e generico, l’altro invece
di Ginevra è forse il migliore dei cinque per verità e carattere. Questa contradizione po-
trebbe spiegarsi col supporre che Ginevra, morta ventottenne solo tre anni prima dell’or-
dinazione del quadro, fosse certo ancora presente agli occhi della pittrice sua coetanea, che
aveva perciò potuto ritrarla efficacemente in questa tela, pietoso omaggio alla morta. Del
Fig. 2 — Lavinia Fontana : Famiglia Gozzadini.
senatore invece, morto diciotto anni prima quando cioè la pittrice ne aveva solo quattordici,
era impossibile che potesse ricordare e rendere a memoria la fisonomia.
Il quadro è ammirevole per l’ampiezza e la distinzione con cui è costruito e disegnato
ed è notevole, qui come nelle altre opere della Fontana, il contrasto fra la sommarietà del
disegno, dei visi, delle mani, dei panneggiamenti che sebbene accuratissimi hanno tuttavia
gran sobrietà di modellatura, e d’altra parte l’eccessivo amore nel tessere fiorami nelle stoffe
o nel cesellare le ricchissime gioie di cui ama tanto adornare le sue donne. Le sue figure
femminili, nelle quali specialmente riesce, paffute e contente non si distinguono certo nè
per finezza di lineamenti nè per nobiltà di pensiero, ma emanano in compenso tal sano
equilibrio fisico e morale che soddisfa completamente.