LA SCUOLA BOLOGNESE ALLA MOSTRA DEL RI TRATTO A FIRENZE
22
Anche il fecondissimo Guercino si presenta col solo ritratto del cardinale Bernardino
Spada, offrendoci l’occasione di confronto coll’altro già visto del Reni.
Questo ritratto è ricordato nel registro che il fratello del pittore teneva dei lavori del
Guercino e suoi: « 1631 I di 8 luglio. Dall’Eminentissimo signor cardinale Spada per il
Fig. 9 — Giuseppe Maria Crespi: Ritratto del gen. ungherese Palffy.
suo ritratto fatto a Bologna mezza figura e per il san Luca si è ricevuta in tutto — scudi 80 ».
Il pittore aveva allora quarantun anni e il ritratto perciò appartiene alla sua seconda ma-
niera, alla più personale, prima cioè che, scosso dalla fama del Reni, si decidesse ad avvi-
cinarsi allo stile di lui dipingendo più chiaro e più aperto,
E questo dipinto di una finitezza e levigatezza di smalto causa non ultima della sua
scarsità di vita e di calore ; un po’ vuoto di pensiero, tradisce la « posa » nelle mani impac-
22
Anche il fecondissimo Guercino si presenta col solo ritratto del cardinale Bernardino
Spada, offrendoci l’occasione di confronto coll’altro già visto del Reni.
Questo ritratto è ricordato nel registro che il fratello del pittore teneva dei lavori del
Guercino e suoi: « 1631 I di 8 luglio. Dall’Eminentissimo signor cardinale Spada per il
Fig. 9 — Giuseppe Maria Crespi: Ritratto del gen. ungherese Palffy.
suo ritratto fatto a Bologna mezza figura e per il san Luca si è ricevuta in tutto — scudi 80 ».
Il pittore aveva allora quarantun anni e il ritratto perciò appartiene alla sua seconda ma-
niera, alla più personale, prima cioè che, scosso dalla fama del Reni, si decidesse ad avvi-
cinarsi allo stile di lui dipingendo più chiaro e più aperto,
E questo dipinto di una finitezza e levigatezza di smalto causa non ultima della sua
scarsità di vita e di calore ; un po’ vuoto di pensiero, tradisce la « posa » nelle mani impac-