LUCA SIGNORELLI, IL PERUGINO E PIER D'ANTONIO DEI
301
sero del fierissimo pittore cortonese. E così nella Galleria degli Uffizi è esposto al n. 74
il tondo della Madonna col Bambino, che si suppone dipinto in origine per Lorenzo «ber
Medici, e che ha non la determinazione ossea, non la squadratura delle forme di Luca, bensì
una prospettiva manchevole del fondo e degli edifici, una colorazione sorda inutilmente tocca
(Fotografia Anderson).
da punti di luce vivissima. Basti osservare a confronto l’altro tondo prossimo (n. 1291), vero
e proprio di Luca, per accorgerci come da quello a questo sia la distanza che passa dalla
notte al giorno.
Altrettanto si potrebbe dire dei pretesi Signorelli della Galleria dell’Accademia di Belle
Arti, a Firenze, del gran quadro dell’ « Adorazione de’ Magi », nel Museo del Louvre, a
Parigi, dell’altra pala d’altare con « l’Adorazione dei Pastori », nella Galleria Nazionale di
301
sero del fierissimo pittore cortonese. E così nella Galleria degli Uffizi è esposto al n. 74
il tondo della Madonna col Bambino, che si suppone dipinto in origine per Lorenzo «ber
Medici, e che ha non la determinazione ossea, non la squadratura delle forme di Luca, bensì
una prospettiva manchevole del fondo e degli edifici, una colorazione sorda inutilmente tocca
(Fotografia Anderson).
da punti di luce vivissima. Basti osservare a confronto l’altro tondo prossimo (n. 1291), vero
e proprio di Luca, per accorgerci come da quello a questo sia la distanza che passa dalla
notte al giorno.
Altrettanto si potrebbe dire dei pretesi Signorelli della Galleria dell’Accademia di Belle
Arti, a Firenze, del gran quadro dell’ « Adorazione de’ Magi », nel Museo del Louvre, a
Parigi, dell’altra pala d’altare con « l’Adorazione dei Pastori », nella Galleria Nazionale di