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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 5
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Planiscig, Leone C.: Studii su la scultura veneziana del trecento, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0359

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STUDI! SU LA SCULTURA VENEZLANA DEL TRECENTO

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nella chiesa del Carmine non ricevette più la sua antica forma.1
Levate le quattro colonne di sostegno, esso fu trasmutato in
altare. Ora essendo l’altare attaccato al muro, un rilievo do-
veva andar perduto. Quello con l’adorazione della salma fu
perciò staccato e ricevette un posto sopra esso altare, appiedi
di una grande pala ; ed è ora quasi invisibile, perchè coperto
da un quadro moderno (fìg. 4). Mentre l’altro con la predica,
pur esso levato, si trova, insieme ai frammenti delle colonne
di sostegno e ad alcuni specchi del davanzale o dei lati, nei
depositi della chiesa del Carmine (fìg. 5). Anche le figurine
degli angoli furono posposte. Rimasero su lo scheletro del
sarcofago l’Annunziata e l’Angelo Gabriele (fìg. 6 e 7), figure
già del davanzale, ma accanto alla Madonna, eliminando la
colonnetta tortile, fu messo ad angolo San Ludovico (fìg. 6),
che prima apparteneva al lato posteriore. San Tommaso (fìg. 7)
ricevette nell’eguale maniera un posto a lato dell’Angelo
Gabriele. Infine poi la Santa martire (fìg. 4) ed il San Fran-
cesco (fìg. 8) furono messi uno per lato della scena dell’ado-
razione.

Ci domanderemo : per-
chè fu staccato il rilievo
dal davanzale? Se il pro-
spetto posteriore fu sop-
presso, la cosa era divenuta
necessaria, visto che del-
l’arca si voleva formare un
altare appoggiato al muro.

Ma daquesto addattamento
sorgeva involontaria un’al-
tra questione: era d’uso

aprire di volta in volta il sarcofago e mostrare il morto
ai devoti. Come fare ciò se si voleva trasformare il coper-
chio dell’arca in mensa d’altare? Ecco perchè il davanzale
fu staccato e sostituito con una brutta tavola dipinta e
fregiata, la quale a piacimento si può levare e vedere
così, oltre un vetro, la mummia del Beato, vestita pom-
posamente con paludamenti che con molta probabilità ri-
salgono al principio del secolo XIX.

É ora facile persuadersi che la proiezione del sarcofago
da me data, non è arbitraria. Rimasero sul davanzale
l’Annunziata e l’Angelo. L’antico lato destro, levato, di-
venne in senso inverso, l’odierno lato sinistro, sicché in
tal maniera San Ludovico prese posto presso la Ma-
donna. Così si fece con l’altro lato, nè altrimenti si po-

Fig. 6 — L’Annunziata e San Lu-
dovico. Frammento dell’Arca del
Beato Odorico da Pordenone.

Fig 7. — Gabriele e San Tommaso.
Frammento dell’Arca del Beato Odo-
rico da Pordenone.

1 L’errata incisione del Venni (1761), fa supporre che il sarcofago
avesse subito delle modificazioni avanti la traslazione nella chiesa del
Carmine. Per quanto mi dessi cura di schiarire la questione, ogni mio
sforzo fu vano. Ritengo però probabile cosa, che, ristaurata ed ab
bellita la cappella di San Ludovico durante la prima metà del se-
colo, il sarcofago fosse soggetto a quelle modificazioni che, di contro
alle descrizioni, le troviamo nell’incisione.
 
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