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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 5
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Serafini, Luigi: Le origini dell'architettura barocca
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0383

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LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA BAROCCA

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ricchissimo, e in cui le finestre si avvicendano ora a nicchie con statue, ora a figure, ora
a cornici. Va infine menzionato il Palazzo Farnese, per il quale operarono Antonio da San
Gallo il giovane, Michelangelo, il Vignola, Giacomo Della Porta.

Firenze, in cui la Rinascita aveva espressi i segni più puri e fulgenti di sua vita, scarsa
importanza ha in questo momento di preparazione. La fabbrica degli Uffizi (1560) il cui disegno
si deve al Vasari (1511-1574)0, ad esempio, una delle più pe-anti e fredde costruzioni pre-

Fig. 12—Jacopo Sansovino : Loggetta e Libreria a Venezia
(Fotografia Alinari).

barocche, perchè ogni libero moto è come soffocato dalla ricerca di una organicità e compo-
stezza monumentale che si sforma in monotonia.

Nel Veneto e in Lombardia, invece, l’inclinazione al Barocco è preminente e ricca di con-
siderevoli tentativi. E certo in nessuna parte d’Italia il nuovo indirizzo poteva trovare più
facilmente sviluppo, data la tendenza a deformarsi che l’architettura gotica e del Rinasci-
mento presentano in codesta ragione.'Tre artisti emergono: Michele Sanmicheli (1484-1559),
Jacopo Sansovino (1486-1570) e Andrea Palladio (1508-80).

Soffermiamo anzitutto la nostra attenzione sulla Porta. Stappa e sul Palazzo Bevilacqua
a Verona del Sanmicheli. La. porta Stappa o del Palio (1557) presenta binati di colonne e, agli
estremi, di pilastri alterni ad ampie nicchie rettangolari in cui son ricavati tre portali, i
laterali a frontone triangolare su mensole. Sulle nicchie si elevano cariatidi che contribuì-
 
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