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LUIGI SERRA
scono al sostegno della trabeazione. Si nota ancora la semplice, austera eleganza del Rina-
scimento, ma vi è tuttavia un accenno di contrasto, di concitato movimento nell’insieme e
nei dettagli.
Il movimento diviene ancor più vivo nel Palazzo Bevilacqzia (fig. 11) che fa considerare
il Sanmicheli tra i precursori più insigni del Barocco. Esso presenta grande ricchezza di linee,
bizzarria di forme e decorazione abbondante. È costituito di un piano terra e di un piano
superiore. Nel primo si drizzan pilastri rivestiti di lastre, i quali dividono le finestre pog-
giate su mensole a figura e dominate da un busto virile: le finestre son comprese in vani
alternamente più o men larghi e, in essi, e intorno alla luce, si svolge un grande arco. Il
secondo è avvivato da una loggia. Nicchie grandi e piccole succedono ad alte colonne.
Fig. 13 — Andrea Palladio : lì Redentore a Venezia
(Fotografia Alinari).
Ma un più vivace indirizzo barocco segna Jacopo Sansovino. La distrutta Loggetta (1549)
(fig. 12) era materiata di movimento intenso, ricca di contrasti. Si noti la costruzione a dge
piani prospettici ; il sistema di ampi archi divisi da binati di colonne tra cui si aprivano
nicchie, con statue vivacemente atteggiate ; nel corpo superiore i pilastri sporgenti, alterni
a bassorilievi densi e vivaci; la balaustra di coronamento. Rare volte i maestri barocchi
coglieranno una espressione più squisitamente elegante e vibrante di vita, che sfugge pile
classificazioni solite, per il suo carattere tra architettonico, scultoreo e decorativo.
La Libreria (1536 c.) testimonia anch’essa la gran-parte presa dal Sansovino a prepa-
rare nel nord-Italia l’avvento del Barocco. Si han chiare affinità con la Basilica di Vicenza
nella concezione, nella struttura, negli elementi essenziali. Il distacco dei binati dalle masse
murarie interne è meno pronunciato che nella Basilica, ma l’ornamentazione è più ricca, la
balaustra più alta e sporgente, le statue sul coronamento più numerose, perchè gli archi
son più stretti e la fronte più sviluppata. Così che, in complesso, la Libreria segna, rispetto
LUIGI SERRA
scono al sostegno della trabeazione. Si nota ancora la semplice, austera eleganza del Rina-
scimento, ma vi è tuttavia un accenno di contrasto, di concitato movimento nell’insieme e
nei dettagli.
Il movimento diviene ancor più vivo nel Palazzo Bevilacqzia (fig. 11) che fa considerare
il Sanmicheli tra i precursori più insigni del Barocco. Esso presenta grande ricchezza di linee,
bizzarria di forme e decorazione abbondante. È costituito di un piano terra e di un piano
superiore. Nel primo si drizzan pilastri rivestiti di lastre, i quali dividono le finestre pog-
giate su mensole a figura e dominate da un busto virile: le finestre son comprese in vani
alternamente più o men larghi e, in essi, e intorno alla luce, si svolge un grande arco. Il
secondo è avvivato da una loggia. Nicchie grandi e piccole succedono ad alte colonne.
Fig. 13 — Andrea Palladio : lì Redentore a Venezia
(Fotografia Alinari).
Ma un più vivace indirizzo barocco segna Jacopo Sansovino. La distrutta Loggetta (1549)
(fig. 12) era materiata di movimento intenso, ricca di contrasti. Si noti la costruzione a dge
piani prospettici ; il sistema di ampi archi divisi da binati di colonne tra cui si aprivano
nicchie, con statue vivacemente atteggiate ; nel corpo superiore i pilastri sporgenti, alterni
a bassorilievi densi e vivaci; la balaustra di coronamento. Rare volte i maestri barocchi
coglieranno una espressione più squisitamente elegante e vibrante di vita, che sfugge pile
classificazioni solite, per il suo carattere tra architettonico, scultoreo e decorativo.
La Libreria (1536 c.) testimonia anch’essa la gran-parte presa dal Sansovino a prepa-
rare nel nord-Italia l’avvento del Barocco. Si han chiare affinità con la Basilica di Vicenza
nella concezione, nella struttura, negli elementi essenziali. Il distacco dei binati dalle masse
murarie interne è meno pronunciato che nella Basilica, ma l’ornamentazione è più ricca, la
balaustra più alta e sporgente, le statue sul coronamento più numerose, perchè gli archi
son più stretti e la fronte più sviluppata. Così che, in complesso, la Libreria segna, rispetto