Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:
Serafini, Luigi: Le origini dell'architettura barocca
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0387

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
LE ORIGINI DELL'ARCHITETTURA BAROCCA

355

A Bologna il Tibaldi elevò 1’ Università, il cui cortile, opera di Bartolomeo Triachini
(d. 1560) è interessante per il sistema di binati di pilastri avvicendati a finestre con fron-
toni spezzati e incluse in archi poggianti su mezzi pilastri.

* * *

Oltre i trattati e le fabbriche del tardo Rinascimento, un altro gruppo di fattori non può
essere dimenticato nello studio del divenire del Barocco, cioè i monumenti di Roma imperiale.

L’ipotesi non nuova di una partecijiazione dell’antichità classica romana al formarsi
del Barocco, appare probabile per la cospicua azione esercitata dall’architettura imperiale su
quella del Rinascimento nella sua ultima fase. Poiché mentre i maestri del Quattrocento

Figura 15 — Galeazzo Alessi : Santa Maria di Carignano
a Genova — (Fotografia Alinari).

inclinarono alle più semplici e pure espressioni costruttive dell’Antichità, quelli vissuti nella
prima metà del secolo XVI si volsero, alle manifestazioni più libere e ricche di elementi
personali. Molti motivi baroccheggianti delle fabbriche imperiali si riscontrano negli edifici del-
l’estremo Rinascimento. Cosi, per esempio, nel Palladio l’alternarsi vivo di statue e di co-
lonne, di frontoni e di nicchie varie, i portici rilevati sul fondo, i copiosi fregi, i bassori-
lievi sovrastanti le nicchie, gli abbondanti ornati tra i capitelli, il coronamento di statue.
Inoltre la Basilica di Vicenza richiama quella Giulia nel Foro Romano.

Più largamente, se si passano in rapida rivista le costruzioni imperiali, senza tener conto
della possibilità ch’esse fossero tutte note ai maestri della Rinascita, si potrà constatare il
fenomeno nel suo complesso.

Sarà pericoloso fondar l’ipotesi su opere di carattere eminentemente decorativo, come,
ad esempio, la Fontana della Pigna (ricostruzione Durm,1 pag. 477), che pur presenta pro-
fondità, movimento, bizzarria di concezione e di dettagli.

Die Baukunst der Rorner, Stuttgart, Kròner, 1905.
 
Annotationen