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LUIGI SURRA
Solo un lieve accenno si potrà riscontrare nella Porta Maggiore a Roma che ha tra i
due archi d’accesso una edicola sorretta da due colonne, col fusto mascherato e coronate
al di sopra della trabeazione da un frontone triangolare. Assai caratteristico è invece il
Tempio di Petra (fig. 16), spezzato nel corpo mediano per far posto ad una edicola, sì che le ali
sembran torri sormontate da un frontone interrotto. Interessante è il Settizonio di Severo, in
alcune delle molte ricostruzioni ideali tentate. In una (Durm, pag. 471) la fronte a tre ordini
di portici sovrapposti e coronati di statue è vivamente ondulata, con tre insenature circolari
a fontane e due angolari. Vi è ancora molta semplicità, ma è notevole il movimento di linea
e di chiaroscuro, vivo, insistente. Un’altra ricostruzione (Durm, pag. 473) presenta (fig. 17)
due serie di portici rientranti e sporgenti ad angolo : al centro si eleva la statua di Settimio,
per ciascun lato è una fontana; il coronamento è rilevato da statue. Dietro si innalzano
grandi archi sostenenti una trabeazione coronata da statue e quadrighe. Rispetto al pre-
Fig. 16 — Tempio di Petra.
cedente, vi è maggior profondità, maggior movimento e ricchezza e libertà, e, quindi, più
chiaro sentimento baroccheggiante.
Anche gl’ interni presentano precisi segni baroccheggianti. Nel Pantheon se l’ampiezza
di spazio non si può considerare barocca, perchè è armoniosa, come non si può ritener
barocco il pronao solenne ; il sistema, però, della zona inferiore a sacrari rientranti e nicchie
con statue dal coronamento vario, accenna agli ideali del Barocco. Nel Tempio di Venere
e Roma al Foro correvano due file di nicchie sovrapposte — le inferiori circolari su pilastri,
le superiori rettangolari su colonne a coronamento triangolare — ambo con statue. Per tutta
l’altezza si elevavano enormi colonne divisorie, fortemente sporgenti. L’istesso sistema si
riscontra nel Tempio di Giove a Baalbek. La Basilica Giulia era a due ordini di archi ospi-
tanti statue e divisi da colonne sporgenti.
Nel Mausoleo di- Diocleziano a Spalato (ricostruzione Durm, pag. 773) si elevavano due
ordini di colonne sovrapposte, su cui la trabeazione vivamente avanzava. In una sala ripro-
dotta dal Durm (pag. 510), lungo la zona inferiore delle pareti si aprono nicchie sporgenti
a coronamento triangolare, fra cui si ergon colonne a sostegno della trabeazione, la quale,
avanzando, sostiene, in corrispondenza, statue.
LUIGI SURRA
Solo un lieve accenno si potrà riscontrare nella Porta Maggiore a Roma che ha tra i
due archi d’accesso una edicola sorretta da due colonne, col fusto mascherato e coronate
al di sopra della trabeazione da un frontone triangolare. Assai caratteristico è invece il
Tempio di Petra (fig. 16), spezzato nel corpo mediano per far posto ad una edicola, sì che le ali
sembran torri sormontate da un frontone interrotto. Interessante è il Settizonio di Severo, in
alcune delle molte ricostruzioni ideali tentate. In una (Durm, pag. 471) la fronte a tre ordini
di portici sovrapposti e coronati di statue è vivamente ondulata, con tre insenature circolari
a fontane e due angolari. Vi è ancora molta semplicità, ma è notevole il movimento di linea
e di chiaroscuro, vivo, insistente. Un’altra ricostruzione (Durm, pag. 473) presenta (fig. 17)
due serie di portici rientranti e sporgenti ad angolo : al centro si eleva la statua di Settimio,
per ciascun lato è una fontana; il coronamento è rilevato da statue. Dietro si innalzano
grandi archi sostenenti una trabeazione coronata da statue e quadrighe. Rispetto al pre-
Fig. 16 — Tempio di Petra.
cedente, vi è maggior profondità, maggior movimento e ricchezza e libertà, e, quindi, più
chiaro sentimento baroccheggiante.
Anche gl’ interni presentano precisi segni baroccheggianti. Nel Pantheon se l’ampiezza
di spazio non si può considerare barocca, perchè è armoniosa, come non si può ritener
barocco il pronao solenne ; il sistema, però, della zona inferiore a sacrari rientranti e nicchie
con statue dal coronamento vario, accenna agli ideali del Barocco. Nel Tempio di Venere
e Roma al Foro correvano due file di nicchie sovrapposte — le inferiori circolari su pilastri,
le superiori rettangolari su colonne a coronamento triangolare — ambo con statue. Per tutta
l’altezza si elevavano enormi colonne divisorie, fortemente sporgenti. L’istesso sistema si
riscontra nel Tempio di Giove a Baalbek. La Basilica Giulia era a due ordini di archi ospi-
tanti statue e divisi da colonne sporgenti.
Nel Mausoleo di- Diocleziano a Spalato (ricostruzione Durm, pag. 773) si elevavano due
ordini di colonne sovrapposte, su cui la trabeazione vivamente avanzava. In una sala ripro-
dotta dal Durm (pag. 510), lungo la zona inferiore delle pareti si aprono nicchie sporgenti
a coronamento triangolare, fra cui si ergon colonne a sostegno della trabeazione, la quale,
avanzando, sostiene, in corrispondenza, statue.