QUADRI OLANDESI E FIAMMINGHI
361
esempio, Abramo van Cuylenborgh con un quadro nella Galleria Borghese: «Il bagno di
Diana», firmato anch’esso e colla data 1646.1
Capo della scuola olandese-fiamminga in Roma è da considerare Pietro van Laer, detto
il Bamboccio, pittore di Haarlem (1595-1666?), creatore di quel genere di pitture popolari,
che da lui hanno preso il nome di « bambocciate ».
Di queste « bambocciate » la Galleria espone un numero notevole, e molte altre ancora
nei depositi. Del Bamboccio stesso vi sono tre quadri nella prima sala della Galleria, tutti
tre di somma importanza, e forse non si ammirano tre lavori così scelti del pittore in nes-
suna galleria.
Il n. 313 (tela, 33 X 42) rappresenta un venditore di ciambelle con una ruletta davanti
Fig. 2 — Pietro Van Laer, detto il Bamboccio : La cardatrice.
alle porte della città. Nell’ombra delle mura un gruppo di tre uomini ed un cane stanno
intorno al venditore ambulante, che maneggia il suo strumento rischioso di giuoco d’azzardo
sopra un cesto. Più in fondo, proprio nell’ombra, è un altro gruppo di quattro persone che
giuocano mentre più in là un cavallo, carico di due canestre, sta aspettando pazientemente.
Sul primo piano, a destra, si vede un rocchio di colonna. Uno degli uomini del gruppo
principale, un vecchio, è maggiormente illuminato ; porta un corpetto turchino, le maniche
bianche e pantaloni larghi di colore scuro.
Una scena simile fuori le mura mostra il n. 315 (tela, 48 X 39 ‘/J, « L’acquavitaro «. Sul
davanti a piedi è il venditore, vestito di giallo, che da un fiasco impagliato mesce l’acqua-
vite in un bicchiere, portogli colla destra da un uomo seduto avanti a lui. Dietro, un altro
bevitore, pure seduto, aspetta il suo turno. Tutto il gruppo è a destra sotto la massa del
1 Cfr. A. Venturi, I! Museo e la Galleria Borghese, Roma, 1893, pag. 145.
L’Arte. XIV, 46.
361
esempio, Abramo van Cuylenborgh con un quadro nella Galleria Borghese: «Il bagno di
Diana», firmato anch’esso e colla data 1646.1
Capo della scuola olandese-fiamminga in Roma è da considerare Pietro van Laer, detto
il Bamboccio, pittore di Haarlem (1595-1666?), creatore di quel genere di pitture popolari,
che da lui hanno preso il nome di « bambocciate ».
Di queste « bambocciate » la Galleria espone un numero notevole, e molte altre ancora
nei depositi. Del Bamboccio stesso vi sono tre quadri nella prima sala della Galleria, tutti
tre di somma importanza, e forse non si ammirano tre lavori così scelti del pittore in nes-
suna galleria.
Il n. 313 (tela, 33 X 42) rappresenta un venditore di ciambelle con una ruletta davanti
Fig. 2 — Pietro Van Laer, detto il Bamboccio : La cardatrice.
alle porte della città. Nell’ombra delle mura un gruppo di tre uomini ed un cane stanno
intorno al venditore ambulante, che maneggia il suo strumento rischioso di giuoco d’azzardo
sopra un cesto. Più in fondo, proprio nell’ombra, è un altro gruppo di quattro persone che
giuocano mentre più in là un cavallo, carico di due canestre, sta aspettando pazientemente.
Sul primo piano, a destra, si vede un rocchio di colonna. Uno degli uomini del gruppo
principale, un vecchio, è maggiormente illuminato ; porta un corpetto turchino, le maniche
bianche e pantaloni larghi di colore scuro.
Una scena simile fuori le mura mostra il n. 315 (tela, 48 X 39 ‘/J, « L’acquavitaro «. Sul
davanti a piedi è il venditore, vestito di giallo, che da un fiasco impagliato mesce l’acqua-
vite in un bicchiere, portogli colla destra da un uomo seduto avanti a lui. Dietro, un altro
bevitore, pure seduto, aspetta il suo turno. Tutto il gruppo è a destra sotto la massa del
1 Cfr. A. Venturi, I! Museo e la Galleria Borghese, Roma, 1893, pag. 145.
L’Arte. XIV, 46.