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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 5
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Hoogewerff, Godefridus J.: Quadri olandesi e flamminghi nella Galleria Nazionale d'Arte Antica in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0410

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376

G. I. HOOGEWERFF

è un piccolo quadro (n. 509; rame 27 1/2 X 12), che rappresenta un eremita vecchio, in
tonaca bruna, seduto sotto il tronco d’un albero, in atto di leggere in un gran libro. In
fondo un paesaggio oscuro. Mezza figura.

Il quadretto è firmato, sul taglio del libro, così: Gort f. 1661. Questo Gort che, per
quanto io so, è menzionato qui per la prima volta, pare sia un pittore del genere fino di
Gherardo Dou e della sua scuola (fig. 14).

Due altri quadri di questa maniera minuta, che caratterizza la fine del Seicento in
Olanda, sono i numeri 560 e 527. Il primo (tavola, 31 72 X 20): «Fanciulla affacciantesi ad
una finestra», è attribuito ad Eglon van der Neer (da Amsterdam, 1635-1703), ma potrebbe
anche essere di Filippo van Dyck (1680-1752), un altro maestro che s’avvicina molto a lui.
L’altra tavoletta (22 X 26 V2) ® di Guglielmo van Mieris (da Leyda, 1662-1747). Rappresenta
«Silvia liberata dall’Aminta », e reca la firma con l’anno 1698.

G. I. Hoogewerff

dell’Istituto Storico Olandese in Roma.
 
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