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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 6
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Planiscig, Leone C.: Studii su la scultura veneziana del trecento, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0450

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LEONE PLANISCIG

patriarca vestito degli indumenti pontificali, con le mani incrociate. Tiene i piedi sopra un
dragone. Ai suoi lati un pastorale ed una croce astata e due angeli che agitano turiboli. '
Sopra lo specchio laterale sinistro, due angeli portano al cielo l’anima del defunto, simbo-
leggiata da un bambino. Il corrispondente lato destro non lo si può vedere, perchè gli è
addossato il sarcofago del patriarca Pagano.

Quest’arca non rivela ancora le caratteristiche del paese onde sorse. Conserva nel tipo
e nell’esecuzione la maniera comune e divulgata del secolo XIII. Specialmente nell’agnello
e nel modo con cui è trattato vediamo un motivo generalmente in uso in questo secolo, che
d’altra parte si può seguire sino all’arte antico-cristiana. Come in Aquileja, lo troviamo nelle
Puglie, a Bisceglie, in un cortile attiguo alla chiesa di Santa Margherita, sopra un sarco-
fago appartenente alla famiglia Falcone. Anche la disposizione del davanzale, nel mezzo
l’agnello e ai lati gli stemmi, corrisponde con il nostro esempio aquilejese. Il coperchio con
la figura del defunto è trattato in guisa di una pietra tombale, il di cui tipo perdurerà
costante in tutto il Trecento. Un’eguale scultura, quantunque di qualità superiore, ove le

Fig. 27 — Sarcofago. Venzone, Duomo.

pieghe spezzate, simetriche, il rilievo schiacciato, la posizione frontale, concordano con la
nostra, è quella in legno rappresentante San Donato, opera del 1310, che si trova nella
chiesa omonima di Murano.

b) Il sarcofago di Rainaldo Della Torre, tesoriere della basilica di Aquileja. — Nel
testamento in data 31 marzo 1332, che trovasi nell’archivio capitolare di Udine,1 2 questo
Torriano ci dà una completa descrizione del sarcofago, quale egli lo desidera per sua sepol-
tura. Vuole che su l’arca sia scolpita l’immagine della Vergine sedentis m trono cum filio
Dei in gremis eius et ab imo latere ipsius Dei genitricis beatus Johannes Baptista cum
statua D. Napini quondam fratris sui, quam beatus Johannes representet Virgini et eius filio
creatori nostro, et ab alio latere sit beatus Bartholomeus representans dietimi D. Raynaldum
eisdem, sculptum in dieta archa. Sopra il coperchio vuole di nuovo vedere scolpita la propria
figura, tamquarn mortuus cum subdiaconalibus vestibus. Soggiunge che l’opera sia tam pulcra
quond poterit fieri. Dà inoltre delle disposizioni per la collocazione dell’arca. La vuole posta
sotto unum pulcrum voltum spizatum (sic) in muro Cappelle S. Ambrosii.

1 Un’incisione in Domenico Bertoli, Le antichità di 2 Pubblicato da Vincenzo Joppi. Archeografo trie-

Aquileja profane e sacre. Venezia, 1739, ,tav. CCC. stino N. S., voi. XX, 1895.
 
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