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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 14.1911

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Fasc. 6
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Salmi, Mario: Una pittura ignorata di Guglielmo de Marcillat
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https://doi.org/10.11588/diglit.24138#0473

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UNA PITTURA IGNORATA DI GUGLIELMO DE MARCILLAT 439

tata in quel luogo, perchè i frati di Sargiano furono per gran tempo confessori delle mo-
nache di Santa Margherita e quindi fra l’uno e l’altro monastero correvano rapporti tali
da permettere cambi o doni di simili oggetti ; ed inoltre si è certi che a Sargiano la tavola
non appartenne in origine e vi giunse in un tempo assai prossimo a noi, non trovandosi
affatto ricordata in un minuto inventario della suppellettile della chiesa, sacrestia e con-
vento, fatto nella soppressione del 1808, ove si parla di tutte le altre pitture e sculture se-
condo il soggetto rappresentato.1 Essa probabilmente vi fu portata con la seconda soppres-
sione e, mancando un posto sugli altari, fu collocata in pessima luce, nella sacrestia. E
dipinta ad olio e presenta m. 1.88 X 1-62 di dimensioni.

L’Arcangelo Gabriele in piedi, con un lungo giglio nella sinistra, porta l’annuncio alla

Guglielmo di Marcillat : Annunziazione. Sargiano (Arezzo)
Convento francescano.

Vergine, sotto un porticato. Ha i capelli biondi a ciuffi, carnato giallognolo lievemente arros-
sato nelle guance, una veste rossa che tende al paonazzo, sopra una tunica gialla allacciata
alla cintura e, a tracolla, una sciarpa scozzese così frequentemente ripetuta nelle opere del
Signorelli. La Vergine, pure in piedi, posa il ginocchio destro su di uno sgabello e si volge
verso l’arcangelo che l’ha sorpresa in preghiera con un libro aperto in mano ove si leggono
le parole del salmo: luravit | dns David \ veritatem | et no fru | strabitur | eum defr j uctu
ven | tristui | ponà sup | er sedem | tuam. Si | custodi | erint fi | lii tui t | estimo | nia mea j
hec que j docebo | eos. | Et filii eoru u | sque in... Porta una veste rossa coperta di un manto
turchino sbiaditosi col tempo, e i biondi capelli sono nascosti da un velo ; presso a lei si

1 L’inventario è nell’Archivio del convento di Sargiano e mi fu mostrato cortesemente.
 
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