LE MOSTRE RETROSPETTIVE IN CASTEL SANT'ANGELO
449
raffigura un principe estense a cavallo, in atto di ferire con la sua lancia un cerbiatto che
i cani già hanno azzannato, e doveva essere ornamento fastoso di una qualche villa ducale
ne’ dintorni di Ferrara. L’insieme un po’ freddo, e, per così dire, poco ariostesco inducono ad
assegnare quest’opera, anziché a Dosso Dossi, a Battista di Dosso, troppo spesso maltrattato
dalla tradizione a causa della maggior luce che irradiava dal nome glorioso del fratello. Di
Battista è poi sicuramente l’altro ritratto di Alfonso I, lavoro assai meno accurato, e con ogni
probabilità — date le dimensioni — facente parte di una serie di imagini di famigliale che
— esposto dall’ing. Pietro Ceci — ora a Castel Sant’Angelo trovasi nella mostra delle armi.
Pig. 3 — Fra Bartolomeo : Sacra Famiglia.
Accanto al principe estense figura degnamente il Ritratto di donna di Bernardino Licinio
da Bergamo recante la data 1530, che il barone di Lanna ha inviato da Praga.
Un arazzo fiammingo ha inviato da Parigi il Seligmann, ed un altro ne ha esposto la
signorina Hertz, che in questa sala ha inoltre il suo bellissimo Bacco fanciullo di Niccolò
Giolfino e la Madonna col Bambino di Giulio Romano, una fine opera giovanile soffusa di
gentilezza raffaellesca, e pure già rivelante una personalità artistica ben distinta.
Con due capolavori della sua collezione romana figura il signor Crawshay: la Pietà
di Carlo Crivelli ‘ e l’Adamo ed Èva del Tintoretto (fig. 5) : nel magnifico quadro del grande
pittore veneto è diffusa una luce dorata che dà particolare risalto al bel corpo di Èva,
mentre forti, violente, sono le ombre sulle carni.
Completano la decorazione della sala (attorno alle cui pareti gira un parato di velluto
rosso del cinquecento) adatti mobili dell’epoca, e due bassorilievi in marmo provenienti dagli
Ospedali di Roma, raffiguranti la Vergine col Bambino : di questi uno è con buon fondamento
1 Per questo quadro del Crivelli, assegnato al- spettiva, vedi G. M. Rushforth, Carlo Crivelli.
l’anno 1485, che già era nella collezione Bisenzo di London, 1900 (Great Masters in Painting and Sculp-
Roma e già figurò in altre esposizioni d’arte retro- ture, n. 12), pag. 69 e segg., 94 e 120.
L'Arte, JJìfl, 57.
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raffigura un principe estense a cavallo, in atto di ferire con la sua lancia un cerbiatto che
i cani già hanno azzannato, e doveva essere ornamento fastoso di una qualche villa ducale
ne’ dintorni di Ferrara. L’insieme un po’ freddo, e, per così dire, poco ariostesco inducono ad
assegnare quest’opera, anziché a Dosso Dossi, a Battista di Dosso, troppo spesso maltrattato
dalla tradizione a causa della maggior luce che irradiava dal nome glorioso del fratello. Di
Battista è poi sicuramente l’altro ritratto di Alfonso I, lavoro assai meno accurato, e con ogni
probabilità — date le dimensioni — facente parte di una serie di imagini di famigliale che
— esposto dall’ing. Pietro Ceci — ora a Castel Sant’Angelo trovasi nella mostra delle armi.
Pig. 3 — Fra Bartolomeo : Sacra Famiglia.
Accanto al principe estense figura degnamente il Ritratto di donna di Bernardino Licinio
da Bergamo recante la data 1530, che il barone di Lanna ha inviato da Praga.
Un arazzo fiammingo ha inviato da Parigi il Seligmann, ed un altro ne ha esposto la
signorina Hertz, che in questa sala ha inoltre il suo bellissimo Bacco fanciullo di Niccolò
Giolfino e la Madonna col Bambino di Giulio Romano, una fine opera giovanile soffusa di
gentilezza raffaellesca, e pure già rivelante una personalità artistica ben distinta.
Con due capolavori della sua collezione romana figura il signor Crawshay: la Pietà
di Carlo Crivelli ‘ e l’Adamo ed Èva del Tintoretto (fig. 5) : nel magnifico quadro del grande
pittore veneto è diffusa una luce dorata che dà particolare risalto al bel corpo di Èva,
mentre forti, violente, sono le ombre sulle carni.
Completano la decorazione della sala (attorno alle cui pareti gira un parato di velluto
rosso del cinquecento) adatti mobili dell’epoca, e due bassorilievi in marmo provenienti dagli
Ospedali di Roma, raffiguranti la Vergine col Bambino : di questi uno è con buon fondamento
1 Per questo quadro del Crivelli, assegnato al- spettiva, vedi G. M. Rushforth, Carlo Crivelli.
l’anno 1485, che già era nella collezione Bisenzo di London, 1900 (Great Masters in Painting and Sculp-
Roma e già figurò in altre esposizioni d’arte retro- ture, n. 12), pag. 69 e segg., 94 e 120.
L'Arte, JJìfl, 57.