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ADOLFO VENTURI
Magnifico effetto d'insieme formato dalla stoffa che torce il suo gran nicchio candido
girando sopra di sè nel nero spazio e dai bianchi serpentelli che, con vicenda ritmica,
annodano e snodano le eleganti clastiche volute agganciate a stento da brevi morse a
falce. Il vento che gonfia la vela lotta per sciogliere la sferza dei nastri sibilanti, le cui
varie onde si compongono con armonia e pace inalterata entro lo spazio libero del disco.
Come nel palazzo Rucellai, lo stemma del magnifico mercatante fiorentino si unisce
a quello della alleata famiglia medicea: in un disco troviamo l'intreccio dei tre anelli a
punta di diamante; in un altro, il più superbo, forse, della magica serie, tre penne sor-
genti dalla fibula di un monile, un ricco anello bianco tempestato di gemme (fig. 4).
L'euritmia, fondamento dell'arte Albertiana, mai scaturì più profonda che da questo
medaglione ornato: l'anello svolge il suo bianco cerchio in prospettiva entro il cerchio
del tondo; le nervature mediane delle mirabili penne, incastonate dal rosoncino che
irradia la stella de' suoi cinque petali nel centro dell'anello, spiegano le loro candide stecche
a ventaglio sul nero bacino dello specchio marmoreo e sulla gemmata zona dell'anello;
diritto si erge lo stelo della penna mediana; rimangono rigidi, pur piegando ad equiva-
lenti intervalli, gli steli delle due laterali; curvano ugualmente, le tre penne, le loro
vette grondanti. E con quale gemmeo segno sono tracciati i sottili orli dell'osseo stelo
acuminato, le ondate nervature della penna, a vicenda bipartite dall'asse mediano e
abbandonate a sè stesse, lunghe e brevi! Curva risponde a curva in quest'aulica tradu-
zione dello stemma mediceo; purezza di contorni, euritmia di spazi fanno del semplice
ornato una delle più complete espressioni dei sogni d'arte dell'umanista architetto.1
Adolfo Venturi.
1 Tutti i tondi a musaico nel tempietto del Santo dalla ditta Brogi diFirenze, dopo avere ottenuto il
Sepolcro sono stati, per mio incarico, fotografati gentile permesso di riprodurli dalla Casa Rucellai.
ADOLFO VENTURI
Magnifico effetto d'insieme formato dalla stoffa che torce il suo gran nicchio candido
girando sopra di sè nel nero spazio e dai bianchi serpentelli che, con vicenda ritmica,
annodano e snodano le eleganti clastiche volute agganciate a stento da brevi morse a
falce. Il vento che gonfia la vela lotta per sciogliere la sferza dei nastri sibilanti, le cui
varie onde si compongono con armonia e pace inalterata entro lo spazio libero del disco.
Come nel palazzo Rucellai, lo stemma del magnifico mercatante fiorentino si unisce
a quello della alleata famiglia medicea: in un disco troviamo l'intreccio dei tre anelli a
punta di diamante; in un altro, il più superbo, forse, della magica serie, tre penne sor-
genti dalla fibula di un monile, un ricco anello bianco tempestato di gemme (fig. 4).
L'euritmia, fondamento dell'arte Albertiana, mai scaturì più profonda che da questo
medaglione ornato: l'anello svolge il suo bianco cerchio in prospettiva entro il cerchio
del tondo; le nervature mediane delle mirabili penne, incastonate dal rosoncino che
irradia la stella de' suoi cinque petali nel centro dell'anello, spiegano le loro candide stecche
a ventaglio sul nero bacino dello specchio marmoreo e sulla gemmata zona dell'anello;
diritto si erge lo stelo della penna mediana; rimangono rigidi, pur piegando ad equiva-
lenti intervalli, gli steli delle due laterali; curvano ugualmente, le tre penne, le loro
vette grondanti. E con quale gemmeo segno sono tracciati i sottili orli dell'osseo stelo
acuminato, le ondate nervature della penna, a vicenda bipartite dall'asse mediano e
abbandonate a sè stesse, lunghe e brevi! Curva risponde a curva in quest'aulica tradu-
zione dello stemma mediceo; purezza di contorni, euritmia di spazi fanno del semplice
ornato una delle più complete espressioni dei sogni d'arte dell'umanista architetto.1
Adolfo Venturi.
1 Tutti i tondi a musaico nel tempietto del Santo dalla ditta Brogi diFirenze, dopo avere ottenuto il
Sepolcro sono stati, per mio incarico, fotografati gentile permesso di riprodurli dalla Casa Rucellai.