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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 3
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Bollettino bibliografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0151

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BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO

I2Q

53. Serafini (Alberto). Per due sculture quat-
trocentesche inedite o poco note (L'Arcadia, 1918,
voi. II).

La prima è una Madonna col Bambino donatellesca
e che il Serafini avvicina non senza certa ragione alle
forme di Michelozzo, tendendo però a crederla tócca
anche dalla mano del maestro; la seconda è un busto in
legno di Cristo, non molto inferiore al Vecchietta, cui
infatti il S. lo riferisce. Le due opere sono di collezioni
private.

54. Toesca (P.). Un dipinto di Gerolamo da
Cremona (Rass. d'arte, sett.-ott. 1918).

È una tavoletta della Pinacoteca di Siena, rappre-
sentante F Annunciazione, probabilmente assai ante-
riore al noto dipinto di Viterbo. Il Toesca ne prende
occasione per ricordare l'ondeggiamento di Girolamo tra
le forme mantegnesche e i ricordi di quel tardo goticismo
lombardo ch'era stato impersonato dal raffinatissimo
Belbello da Pavia cui il Toesca medesimo, per primo,
attribuì parte delle miniature del messale del Duomo
di Mantova, ultimato poi da Gerolamo.

Di Belbello viene riprodotto anche un delicatissimo e
fantastico foglio — S. Giorgio — che è nel Gabinetto
delle Stampe di Berlino.

b) Cinquecento.

55. De Rinaldis (Aldo). Trasfigurazioni mi-
chelangiolesche (Rass. d'arte, nov.-dic. 1918).

Divagazioni alquanto letterarie su alcune opere
di Michelangelo e specialmente intorno la Leda, stu-
diata nella prossima derivazione della National Gallery
di Londra, e il Ganimede, famoso disegno a Windsor.

56. Mauceri (Enrico). Giovan Angiolo Mon-
torsolo e i suoi allievi nel Duomo di Messina (Ras-
segna d'arte, nov.-dic. 1918).

Il Montorsolo verso il 1547 ideò la classica suntuosa
decorazione delle navate minori del Duomo di Messina,
costituita da due serie di altari corinzi, racchiusi entro
archi e recanti ciascuno la statua di un apostolo. Ma
sebbene il Vasari attribuisca al Montorsolo stesso il
S. Pietro e il S. Paolo, il Mauceri crede che anch'essi,
come tutto il resto, siano stati eseguiti da aiuti del
maestro, fra i quali si ricordano, dapprima i carraresi
Battista e Gian Domenico Mazzolo, Martino dei Monta-
nini, Domenico e Andrea Calamech; più tardi Giulio Bor-
gianni e Nicolò di Francesco Maffei. Migliori delle statue
sono i bassorilievi nei quali si distinguono mani diverse.

=;7. Rackham (Bernard). Italian majolica in
Provincial Museums. II. Manchester (Buri. Mag.,
aprile 1919).

Illustra un mediocre tondo di maiolica faentina (casa
Pirota) datato 30 agosto 1550; rappresenta S. Bona-
ventura, S. Francesco e S. Luigi di Tolosa.

VII. Rinascimento straniero.

58. Wyer (Raymond). A Flemish Madonna of
the Sixteenth Century (art in America, aprile 1919).

Nella Collezione del signor F. C. Smith di Worcester
(Mass.) è una Madonna, giustamente riferibile al Mabuse,
che questa volta dovette tener gli occhi a un modello
del Sodoma, cosa di cui il Wyer non pare avvedersi.

Vili. - "Seicento,, e "Settecento,,.

59. Borenius (Tancred). Rembrandt's « Monk
Reading » of 1&61 (Buri. Mag., aprile 1919).

Questo monaco che legge, dalla Collezione del Duca
di Wemyss è passato recentemente a quella di Hjalmar
Linder. È datato dal i66r, ma non pare meritare
gli elogi che gli tributa il Borenius; nella riprodu-
zione, non si può concludere recisamente neppure per la
paternità.

60. Brockwell (Maurice W.). Gainsborough's
portrait of the Tomkinson Boys (Art. in America,
aprile 1919).

Uno dei più eleganti ritratti in istile di parco, dell'ul-
timo tempo dell'artista che morì nel 1788. Al fondo bo-
scoso si adattano le parole di Reynolds intorno allo stile
dei lontani di Gainsborough:

« AH those odd scratches and marks observable in
bis pictures, by a kind of magic, at a certain distance,
assume form and ali the parts seem to drop into their
proper places ».

61. Mather (F. Jewett). A Madonna by van
Dyck (Art in America, aprile 1919).

Una delicatissima Madonna del primo tempo dell'ar-
tista, anteriore anche al viaggio del '21 in Italia. Dalla
collezione del Duca di Harrington è ora passata in quella
del signor Goldman, a New York.

62. Patrizi (M. L.). Per l'indirizzo antropolo-
gico (psico-fisiologico) nella Storia dell'arte - Cri-
tica e biografìa psico-fisiologica del pittore criminale
Michelangelo da Caravaggio. (Modena, Soc. Tipo-
grafica Modenese, 1918).

Nessun dubbio che Caravaggio, notissimo pregiudi-
cato, doveva finire tra le mani di un antropologo, e sia
pure della seconda maniera, quale afferma di essere il
prof. Patrizi.

Che ricerche siffatte non abbiano alcun valore per .
la storia dell'arte, è dimostrato dalla soave confu-
sione che vi regna fra opere certe e opere spurie,
sicché non si può dare alcun peso agli specchietti,
alle serie d'indizi, eccetera, che sono indifferentemente
tratti dalle prime come dalle seconde e sia pure con
grande parvenza positiva.
 
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