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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 4
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Salmi, Mario: Appunti per la storia della pittura in Puglia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0205

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APPUNTI PER LA STORIA DELLA PITTURA IN PUGLIA

caratteristico pel colorito chiaro e per quel panneggiare trito e angoloso a spezzettature, quasi
che le vesti fossero di carta. 1

Non è questo però il quadro al quale accennavo, sibbene una tela di assai maggiori
dimensioni 2 che è posta come cimasa al piano attico della brutta composizione architetto-
nica. Le fresche e brillanti tonalità dei colori attirano subito lo sguardo sul dipinto che rap-
presenta la Fuga in Egitto (fig. 26). Sul cielo sereno, luminoso, caldo, si profila lontano a
destra uno scenario azzurrino di monti e vicine due colline lievi, verdeggianti, sparse di pal-
mizi e d'alberi fronzuti. In primo piano passano, su di un fresco terreno erboso, i fuggiaschi
che traversano un breve ruscello. Giuseppe procede pei primo, rappresentato con capelli e

Fig. 24 — Tiziano: S. Nicolò da Bari.
Firenze, Gabinetto degli Uffizi. — (Fot. Alinari).

barba bianca, volto dolcemente verso il gruppo divino, tenendo a mano l'asinelio su cui
siede la Vergine. Questa, fissa con gli occhi neri, un po' inquieta, la via da percorrere,
ansiosa di porre in salvo il Bambino che le sta nudo in grembo, come tornito nelle carni.
A convergere poi l'attenzione nel gruppo, il pittore lo risalta sul fondo scuro dei colli e sul
verde d'un albero prossimo che si protende coi rami fin sopra la testa della Madonna. Anche
nelle vesti si nota questa intenzione: chiarissime quelle della Vergine con tunica rossa squil-
lante, scialle paglierino e manto azzurro; ribassate quelle di Giuseppe che ha una tunica
grigia e mantello giallo e, unica nota sonora, il berretto rosso lacca campito sul cielo. Il pit-
tore era dunque un colorista, ricercatore di efficaci contrapposti, un po' metallico e liscio
nella tecnica.

1 II Salvemini, Storia cit, voi. II, p. 135, descri- serva nella quadreria dell'Ospedale di Santo Spirito

vendoló inesattamente, l'attribuisce a Tiziano; il Dio in Roma.

Luca, op. cit., p. 55, al Sassoferrato. Una replica 2 Altezza m. 1,95, largh. ni; 2,31.
più tarda e con lieve variante nel paesaggio, si con-
 
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