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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0018

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origine de’ suoi, nè perchè fra loro siano stati o prodi
o sapienti personaggi sia nell’ antica età , sia ne’ tempi a
lui più vicini (i)} ma pei rari e propri! suoi pregi: con-
ciossiachè tanto per sapere, quanto per costumi fu tale
da stare degnamente in ischiera coi più celebri nostri con-
cittadini , e da fare onore non solo a Ferrara , ma sì
bene a Italia tutta. Del che mentre visse a lui furono arra
non dubbia la stima e 1’ amicizia dei primi letterati e scien-
ziati suoi contemporanei, i quali non solamente nelle fami-
gliari lor lettere gliene offerivano argomento, ma ben anco
nelle opere che ponevano in luce } come, per dire d’ al-
cuni , Giuseppe Lanzoni, suo concittadino e maestro,
Gian-gioseffo Orsi, Giam-pietro Zanotti, Battista Zappata,
il gesuita Anton-francesco Bollati, Jacopo Facciolati, Giu-
sto Fontanini, Agostino Cotta, Lodovico Muratori, Apo-
stolo Zeno , Antonio Magliabecchi, il conte Mazzucchelli,
Pier-jacopo Martelli} e così le distinzioni d’ illustri principi,
e dei sommi pontefici Benedetto XIII, e Benedetto XIV}
e la sua aggregazione alle più famose accademie } e in
fine la celebrità del suo nome al di là dei monti vali-
cata (2).
(1) Fiorì jnel secolo XVI un Girolamo, insigne dottore di legge e governatore
di alcuni possessi del duca di Ferrara , ed un Gabriele dottore di medicina
-— Erri storia di Cento — Un Bernardino fu cancelliere di Alfonso II ;
un altro fu capitano di milizie, ed un altro, pur dello stesso nome, era nel
>666 arciprete di Cento — Notizie storiche^ premesse alle Rime serie e giocose
deW arcip. Gir. Raruffaldi — Ferrara per Frane. Pomatelli 1786.
(2) Al riferire ( così nelle sopraccitate notizie storiche ) di testimoni oculari
in occasione del passaggio di estere truppe per il territorio ferrarese, fu 1’ arci-
prete di Cento risguardato con somma distinzione dalla primaria uffizialità , e
quasi mostrato a dito. In fatti passando pel territorio Centese la fanteria tede-
sca, e trovandosi l’arciprete in compagnia di non pochi religiosi e secolari
fuori della porta ad osservare questo passaggio, uno vi fu che addimandò chi
era quello, e rispostogli , che era l’arciprete Baruffaldi, prontamente soggiunse
con un atto d’ ammirazione — carmina bona Jdcit — L5 istesso generale
Traun, allorché colle truppe austriache occupava questi luoghi, proibì a’ suoi
soldati F occupare case, terreni, e molto meno servirsi d’uomini ed animali
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