Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0181

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 133 —
glona in Regno di Napoli, mollo stimato nella Corte
di Roma, e ministro de’Duchi di Ferrara (Libanori
Ferrara d’ oro Pari. I. pag. 80 ).
Rimasto orfano nell’ età sua giovanile con alquanti
fratelli, avendo avuto fino dalla sua puerizia una
proclività grande d’animo alla pittura, meglio non
potè secondarla che col sottoporsi agl’ insegnamenti
di Lorenzo Costa gran pittore del suo tempo, e quel
che è più, suo compatriota, del quale abbiamo già
scritto. Comecché poi egli era dotato di grande spi-
rito , e di non minore talento, guari non andò, che
apprese il buon gusto del disegno, ed il buon im-
pasto eziandio del colorito; onde avvenne, che ac-
costandosi di molto al valore del maestro, acquistò
credito grande anche prima della morte di quello,
laonde era chiamato sovente egli solo a lavorare in
diversi luoghi; ma egli che bramava piuttosto vi-
vere in mediocre fortuna che mai abbandonare con
ingrata baldanza il maestro, non potè mai in alcun
memorie originali di belle arti >1 eh. e cortesissimo amico nostro sig. Michelan-
gelo Gualandi, già nominato, della quale parleremo in seguito trattando della
epigrafe del Grandi.
Il Vasari ignorò il cognome di questo eccellente pittore, le cui opere lodò
assai più che quelle dei Costa, avendole visitate ne’ suoi viaggi per Italia, come
costa dalla seconda edizione della sua opera, ove diede eziandio il di lui ri-
tratto preso dagli affreschi Garganelli da lui certamente veduti. L’ asserzione
del Vasari sulla valentìa di questo nostro pittore viene giustificata dai non molti
di lui lavori rimastici, ove incontrasi miglior disegno a paragone del Costa, più
espressione e pastosità, congiuntavi ammirabile dolcezza di fisonomie, e singo-
lare armonia di colorito : cose tutte, come s’ esprime Lanzi, assicurate dal
pubblico giudizio. Con gran lode parlano d’ Ercole i di lui contemporanei. Con-
tansi fra questi, Daniello Fini ferrarese, del quale si ha una intera elegia fra
le sue poesie inedite nella pubb. Biblioteca di Ferrara ( Clas. i Cod. 358 pag. ao
e seg')ì °ra edita per cura del citato sig. Gualandi a pag. 67 e seg. della Quinta
serie delle Memorie originali italiane risguardanti le belle arti. Boi. 1844*
e Raffaello Maffei detto dalla patria il Volaterrano, il quale ( Contentar. Ur-
ban. LH. XXI) fu 1* unico a darci la notizia che Ercole Grandi passò ad ope-
rare in Ungheria.
Bildbeschreibung
Für diese Seite sind hier keine Informationen vorhanden.

Spalte temporär ausblenden
 
Annotationen