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Il foro di Augnato
IL FORO DI AUGUSTO.
Il giorno 16 maggio del 1881, il Comune di Eoma acqui-
stava dal cav. Angelo Contigliozzi un' area di circa 950 metri
quadrati, posta nell'interno del foro di Angusto, a destra del-
l'arco de' Pantani e dirimpetto al tempio di Marte vendicatore.
L'area, in gran parte fabbricata, confina, a tramontana con la
via Bonella (n. 83 A e 1), ad oriente e mezzogiorno col mura-
gliene del foro, ad occidente con la casa in via Bonella n. 2. Scopo
e ragione dell'acquisto fu, oltre al mite prezzo di vendita, il desi-
derio del Comune di togliere via uno sconcio deplorato da secoli,
demolendo le tettoie, i granai, e gli opifici addossati al monu-
mento, e discoprendo l'antico piano, sul quale giacciono forse ancora
sepolti ed ignorati i piedistalli marmorei eretti da Augusto ad
onore dei più insigni generali romani. Cf. Svetonio Ang. 31 : « pro-
ximum a dis immortalibus honorem memoriae ducum praestitit,
qui imperium populi romani ex minimo maximum reddidissent.
Itaque..... statuas omnium, triumphali effigie in utraque
fori sui portici! dedicavit ». Altre notizie intorno quest'unica
serie iconografica, epigrafica, ed istorica, si hanno da Dione 55,10,
da Orazio 4, 8, 13 e da Lampridio Alex. 28. Augusto stesso, che
aveva dettato le « elogia » o biografie da incidersi sui piedistalli
altrui, rifiutò per sè tanto onore: ma nell'anno 752, inauguran-
dosi solennemente il foro, gli furono dedicate per senatus consulto
le quadrighe di bronzo descritte nelle Res gesiae (ed. Mommsen
Il foro di Augnato
IL FORO DI AUGUSTO.
Il giorno 16 maggio del 1881, il Comune di Eoma acqui-
stava dal cav. Angelo Contigliozzi un' area di circa 950 metri
quadrati, posta nell'interno del foro di Angusto, a destra del-
l'arco de' Pantani e dirimpetto al tempio di Marte vendicatore.
L'area, in gran parte fabbricata, confina, a tramontana con la
via Bonella (n. 83 A e 1), ad oriente e mezzogiorno col mura-
gliene del foro, ad occidente con la casa in via Bonella n. 2. Scopo
e ragione dell'acquisto fu, oltre al mite prezzo di vendita, il desi-
derio del Comune di togliere via uno sconcio deplorato da secoli,
demolendo le tettoie, i granai, e gli opifici addossati al monu-
mento, e discoprendo l'antico piano, sul quale giacciono forse ancora
sepolti ed ignorati i piedistalli marmorei eretti da Augusto ad
onore dei più insigni generali romani. Cf. Svetonio Ang. 31 : « pro-
ximum a dis immortalibus honorem memoriae ducum praestitit,
qui imperium populi romani ex minimo maximum reddidissent.
Itaque..... statuas omnium, triumphali effigie in utraque
fori sui portici! dedicavit ». Altre notizie intorno quest'unica
serie iconografica, epigrafica, ed istorica, si hanno da Dione 55,10,
da Orazio 4, 8, 13 e da Lampridio Alex. 28. Augusto stesso, che
aveva dettato le « elogia » o biografie da incidersi sui piedistalli
altrui, rifiutò per sè tanto onore: ma nell'anno 752, inauguran-
dosi solennemente il foro, gli furono dedicate per senatus consulto
le quadrighe di bronzo descritte nelle Res gesiae (ed. Mommsen