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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Gatti, Giuseppe: L' ara marmorea del vicus Aesculeti
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0080

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L'ara marmorea del vicus A e sciti e ti

profondità e la ristrettezza del cavo. Quindi attualmente vi ri-
mane :

Le scolture rilevate nei quattro lati del monumento e le
iscrizioni, che vi sono incise, furono descritte nel Bull. cit.
p. 327-329. Nella fig. 1 della nostra tavola è rappresentata la
scena espressa sulla fronte dell'ara, cioè la libazione fatta dai
quattro vicomagistri, i quali indossano la toga ed hanno il capo
velato e coronato d'alloro. Al rito sacro assistono i consueti
ministri, anch'essi con la corona sul capo; mentre i victimarii
conducono innanzi all'altare le due vittime proprie dei sacrifìcii
vicani, il toro ed il porco. Questo sacrificavasi ai Lari, quello
al Genio di Augusto.

Sopra ambedue i fianchi del monumento è scolpita di rilievo
la immagine di un Lare, che è riprodotta al n. 2 della tavola.
Questa domestica divinità è figurata, secondo il solito tipo, in
sembianze giovanili, con breve tunica succinta, in atto di sol-
levare con la mano sinistra un corno protorio, mentre con la
destra regge un ramo d'alloro. Nel lato posteriore dell'ara, che
era il più'danneggiato, rimane soltanto la parte inferiore di una
grande corona lemniscata.

La rarità del nostro monumento è di per sé manifesta,
quando si consideri, che di coteste are vicane dedicate ai Lari
Augusti dai vicomagistri del tempo augusteo, due sole ne erano
conosciute. Ambedue però sono d'incerta provenienza. L'una dal
palazzo Barberini, ove trovavasi fin dal secolo XVII, è passata al
museo Vaticano (cf. C. L L. VI, 445), l'altra trovasi ora nel museo
di Firenze (cf. ibid. 448).

L'ara vaticana, che fu dedicata LARIBVS AVGVSTIS, Genio
caesaricM. nell'anno 747/48, non porta scritta veruna indicazione
topografica del vico, cui presiedevano i magistri che la dedica-
rono. È adorna di rilievi nelle quattro faccie, i quali rappresen-

RI VICI AESCLETI ANNI Villi
 
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