Overview
Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

DOI Artikel:
Gatti, Giuseppe: L' ara marmorea del vicus Aesculeti
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0081

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
L'ara marmorea del victis Aesculeti

71

tano: sulla fronte, i due Lari ed il Genio di Cesare Augusto sotto
le forme di personaggio togato e velato, con la patera nella destra
e forse il cornucopia nella sinistra; nel lato opposto, una corona
di quercia e due piante d'alloro ; sui due fianchi, il sacrifìcio com-
piuto dai vicomagistri sull'altare vicano, su cui sono collocati
vari frutti, e dietro il quale sta un tibicine, che dà fiato alla
doppia tibia (').

L'altra ara di marmo, che ora esiste in Firenze, nel prin-
cipio del secolo XVI trovavasi in Roma « in domo Roscia »,
dietro il palazzo del card. Della Valle, cioè nella casa che passò
poi ai Capranica. Le antichità, che quivi e nel prossimo palazzo
Della Valle eran raccolte, furono acquistate nell'anno 1584 dal
card. Ferdinando Medici, per 15564 ducati : ed allora l'ara passò
alla villa Medicea sul monte Pincio; d'onde più tardi fu tras-
ferita a Firenze (2). Anch'essa sui quattro lati ha scolture re-
lative al culto dei Lari ed al Genio dei Cesari. Di fronte pre-
senta tre figure : nel mezzo Augusto, che ha il capo coperto con
la toga, e tiene nella destra il lituo; a dritta di lui un perso-
naggio similmente togato e velato, che si crede essere Lucio Ce-
sare. Tra le due figure è scolpita una gallina, che becca sulla
terra. A sinistra di Augusto è effigiata Livia, la quale in una
mano tiene la patera, nell'altra, a quanto pare, Yacerra o co-
fanetto dell' incenso. Nel fianco destro dell'ara è scolpito un trofeo,
verso il quale la Vittoria porta un clipeo ; nel lato posteriore,
una grande corona di quercia fra due lauri, presso i quali sono
Vorciuolo e la patera; nel fianco sinistro, le immagini dei Lari,
con tunica succinta e corona sul capo, che sollevano con una
mano il corno potorio, e tengono rispettivamente coli'altra una

C1) Cf. E. Q. Visconti, Musco Pio-Clem. IV tav. 45 ; Jordan, Ann.
deWIstit. 1862 p. 304; G. I. L. VI, 445.

(2) Per le indicazioni topografiche, cf. C. I. L. VI, 448, e Diitschkc,
ant. Bildwerke in Oberitalien III n. 218.
 
Annotationen