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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Re, Camillo: Sulle odierne scoperte del Campidoglio: lettera al comm. Visconti
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0091

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Sulla odierne scoperte del Campidoglio

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Infatti dietro la facciata moderna, la quale non misura in
profondità che centimetri 60 all'incirca, riapparisce l'antico pa-
lazzo capitolino, cogli ornamenti di scultura e di pittura onde
era decorato.

Dirò prima brevemente di questi secondi, i quali consistono
in vari stemmi o dipinti o scolpiti, ed appartenenti certamente
al periodo dei Senatori forastieri, che governarono la Città prima
del secolo XVI.

Antonio di Pietro nel suo Diario ci narra che il Senatore
Niccola de Thiano fece porre sulla facciata del palazzo Senatorio
il suo stemma in marmo. L'anonimo Chigiano, che vide il pa-
lazzo Senatorio poco prima che venisse nascosto dietro la mo-
derna facciata, trascrisse varie iscrizioni senatoriali ; ed in un ma-
noscritto dell'archivio capitolino leggiamo, che sull'architrave del
portone del palazzo si vedeva lo stemma di Cario de Lapi Se-
natore nell'anno 1424.

E ciò è naturale, dacché se era costume in tutte le Città
italiane che dei podestà, che avessero con elogio adempiuto al
loro ufficio, si conservasse perenne la memoria nei loro stemmi
appesi sulle pareti del palazzo comunale, tanto più questo co-
stume dovea essere osservato in Roma, dove sommamente ambito
dovea essere quest'onore, ed in tempi in cui la maestà del nome
romano e del Campidoglio risplendeva di una luce novella.
Si credeva comunemente, ed il Gregorovius lo deplorò come sven-
tura, che quei preziosi ricordi fossero andati perduti nel restauro
che egli attribuisce a Sisto IV.

Ebbene di questi stemmi alcuni sono ancora al loro posto,
altri si rinvennero nella demolizione del muro esterno adoperati
come materiali. Nò ciò dee far meraviglia, poiché se nella co-
struzione del nuovo muro si potè rispettare nel suo insieme la
vecchia facciata, questa necessariamente dovette essere distrutta
nei luoghi rispondenti alla grandi fenestre, aperte in prosecu-
zione delle tre antiche a sinistra. Il decadimento dell' idea co-
 
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