e la epigrafia urbana
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locus immortali^, e simili, con le quali nelle iscrizioni funerarie
è designato il sepolcro (').
La lapide, adunque ora tornata all'aperto fu posta da L. Faenio
sul monumento sepolcrale, eh' egli stesso preparò vivente per sè e
per i suoi. Ma è da ricordare, che nell'anno 1857 fu trovata sulla
via Latina, nella tenuta denominata « arco di travertino » un'altra
iscrizione incisa in marmo (Gì I. L. VI, 1919), che dice:
L-FAENIOL-FIL
DONATO-EQ^R
DECVRIALI -DE-
VI ATOR ■ COS
VIXIT-AN-XXIX-
M-V-D-II-L-FAE
NIVS • CHRESI
mus..........
cioè : L{ucio) Faenio L(ucii) /ìl(io) Donato, eq(uili) r(omano),
decuriali de(curiaé) vialor(am) co(n)s{idaris) : vixit an(nos) ecc.
Leggendosi nella lapide recentemente scoperta il medesimo
nome di L. Faenius L. fd. con la iniziale del cognome D........,
ed avendosi inoltre la menzione di una decuria viat(orum), di
cui'egli faceva parte, non può dubitarsi che in ambedue i testi
epigrafici sia nominato il medesimo personaggio : L. Faenio Donato,
figliuolo di Lucio, ascritto all'ordine equestre, e decuriale della de-
curia consolare dei viatori. Potremo quindi sulla scorta della lapide
di via Latina reintegrare la nostra epigrafe nel modo seguente :
L • FAENIVS • L • FIL • D o n a i U S
DECVRIA E • VIAT 0 r . cos.
PRAETORIOLVM-PE r p etuu rn
SVVM-ET-FLAVIAE-TI g r i d i s (?)
VXORIS-SVAE-SVOR?<m?. omnium
A ■ SOLO • EXStruxit
C) V. per es. C. /. L. V, 123. 6256; VI, 18313. 18677«; Vili, 3582.
4120. 4447: X, 1804. 2066; XI, 1464 etc.
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locus immortali^, e simili, con le quali nelle iscrizioni funerarie
è designato il sepolcro (').
La lapide, adunque ora tornata all'aperto fu posta da L. Faenio
sul monumento sepolcrale, eh' egli stesso preparò vivente per sè e
per i suoi. Ma è da ricordare, che nell'anno 1857 fu trovata sulla
via Latina, nella tenuta denominata « arco di travertino » un'altra
iscrizione incisa in marmo (Gì I. L. VI, 1919), che dice:
L-FAENIOL-FIL
DONATO-EQ^R
DECVRIALI -DE-
VI ATOR ■ COS
VIXIT-AN-XXIX-
M-V-D-II-L-FAE
NIVS • CHRESI
mus..........
cioè : L{ucio) Faenio L(ucii) /ìl(io) Donato, eq(uili) r(omano),
decuriali de(curiaé) vialor(am) co(n)s{idaris) : vixit an(nos) ecc.
Leggendosi nella lapide recentemente scoperta il medesimo
nome di L. Faenius L. fd. con la iniziale del cognome D........,
ed avendosi inoltre la menzione di una decuria viat(orum), di
cui'egli faceva parte, non può dubitarsi che in ambedue i testi
epigrafici sia nominato il medesimo personaggio : L. Faenio Donato,
figliuolo di Lucio, ascritto all'ordine equestre, e decuriale della de-
curia consolare dei viatori. Potremo quindi sulla scorta della lapide
di via Latina reintegrare la nostra epigrafe nel modo seguente :
L • FAENIVS • L • FIL • D o n a i U S
DECVRIA E • VIAT 0 r . cos.
PRAETORIOLVM-PE r p etuu rn
SVVM-ET-FLAVIAE-TI g r i d i s (?)
VXORIS-SVAE-SVOR?<m?. omnium
A ■ SOLO • EXStruxit
C) V. per es. C. /. L. V, 123. 6256; VI, 18313. 18677«; Vili, 3582.
4120. 4447: X, 1804. 2066; XI, 1464 etc.