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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 69.2007

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Nr. 1-2
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Loffredo, Fernando: Un contributo alla biografia fiorentina di Santi Gucci: =
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https://doi.org/10.11588/diglit.35031#0031

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26

FERNANDO LOFFREDO


2. A/'(7/7ć'e.S'('(7 C(777777//(7777, 6(777777/(7 6'(777777//(7777 e 777(7eA/7^(777ZC /7(7/67'777 72 (7776
c/eg// <37777/ '70 e '00 (/e/ C/77^77eee77/o, Fontana Pretoria. f(//e7V770,
P/(7ZZ(7 P7*e/07l'(7

opere eon un nuovo cognome, derivato dal soprannome "della Camilla" e latinizzato in
"Camilliani"'^.
La famiglia di Giovanni di Niccoló abitava nel "popolo" di San Pier Maggiore, ossia
nel territorio le cui competenze parrocchiali erano di pertinenza della suddetta chiesa, nel
quartiere di San Giovanni. Nel censimento dei fiorentini del 1552, tutf oggi inedito, 777(7e-
G/(?v(77777/ (// /V/e[ol]b ^ezz/ye/Zmo risulta abitare in W(7 (/e//(7 Groce/Zn owew (/e/ ^o^(7-
7i(7^. DalFinventario scaturisce che il "fuoco" a lui facente capo era costituito da sette
uomini, tre donnę e nessun servo ne serva. Nella Dec/77?(7 Gr(777(/MC(7/e del 1561 e confermata

E bene precisare che la genesi dei modemi cognomi e un processo quantomai confuso e il piu delle volte indipendente
dalia voionta dei soggetti stessi. Camilliani fu primo artefice delFambiziosaPo;77u;7U Prctonu di Palermo, originaria-
mente creata per il giardino fiorentino di don Luigi de Toledo, fratelio della duchessa Eleonora. Gia negli anni cinquanta
Francesco firmava la statua del Pbrtrurzrro, entro il complesso della suddetta fontana, eon Fepigrafe: OPUS FRANC
CAMILANI FLORENTINO 1554. Non esiste precisa bibliografia inerente allo seultore, me per un primo approccio si
faccia riferimento alla pagina che a lui dedicó Giorgio VASARI (Pc u/7c &' gu; cccc//c;77/ g/77on ycMpor/ u urc/7;2c77o7*;',
nelle redazioni del 1550 e del 1568, testo a cura di Rosanna BETTARINI, commento secolare a cura di Paola BAROC-
CHI, Firenze, S.P.E.S., vol. VI, 1987, p. 248), e alla trattazione di Adolfo VENTURI (in Stor/u &//'urtc ;'7u/;'u77u,
Milano, Hoepli, vol. X, parte II, 1936, pp. 530-545). Si vedano ancora la voce del P/7;'c;77c-Pccłcr scritta da Walther
BIEHL („Camilliani, Francesco", in A//cgc777c;;7c^ PcA/ło;; (/er P;7(/c77(/c;7 P2;;7A7/cr, a cura di Ulrich THIEME e Felix
BECKER, vol. V, Leipzig 1911, pp. 439-440), e quella di Francesco NEGRI ARNOLDI nel P)p;'o7!un'o O/ogru/ico (/cg/;
;ru/;'o7r;'..., sebbene quest'ultima sia di limitato respiro critico e si dimostri superficiale in alcuni banali errori di trascri-
zione e nella formulazione di ipotesi poco solide. Sulle vicende della fonte di Palermo esiste invece una monografia -
completa ma dal taglio scientifico non propriamente scrupoloso - di Salvatore PEDONE, Tu Fo7rro77U Prctor/u u Pu/cr-
7770, Palermo 1986, Giada.
Archivio di Stato di Firenze (ASF), MAccZ/uncu McJ/ccu, 314, c. 162 verso (159 verso della numerazione antica). Un
altro esemplare del censimento del 25 febbraio 1552 (1551 secondo lo stile fiorentino) e custodito pure a Firenze nella
Biblioteca Nazionale Centrale (Po;;(/o Auz/ouu/c, ms. 11.1.120). Nell'inventario per ogni "fuoco" viene indicato nomi-
nalmente il capofamiglia e il numero dei maschi, delle femmine, dei servi e delle serve. Per approfondimenti sul censi-
mento rimandiamo at testo di Piętro BATTARA, Pu gogo/uz/o;7c (/;' P/Pc77zc u//u /77(7u (/c/ '560, Firenze 1935,
Rinascimento dei Libro.
 
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