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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 69.2007

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Nr. 1-2
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Loffredo, Fernando: Un contributo alla biografia fiorentina di Santi Gucci: =
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https://doi.org/10.11588/diglit.35031#0033

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28

FERNANDO LOFFREDO


4. Ce/ZZtrZ, Danae eon Perseo fanciullo,
4e//a ^M<2ZZro ^ZoZrteZZe Protrzee c/ie rraZomatro
/o P<2^e /nar/77ore<2 4<?/ Perseo. FZreTrze,
A<2z/o77<2/e <7e/ Pa27^ge//o
Cjonr/n/zy 4/ A/c/zo/ó ^carpe/Zmo compare anche nei (Ą/^r/eTizZ r// erz^^rz delPOpera
nel secondo semestre del 1540 e nel primo del 1541*^. E importante rimarcare e tenere
a mente che Giovanni godeva del titolo di "maestro", poiche negli stessi anni esercitava il
suo mestriere presso POpera un altro GzowzzzTzz r/z Azc/zo/b jczzrpe//zzzo, che non era maestro
e non puó essere identificato col padre di SantrP In una lista dei salari spettanti ai lapicidi
e ai lavoranti delP Opera, datata 1542, troviamo in prima posizione zzzrze^trćz G[i]ovrz77z 4z
/Vzc/zo/b zzzrzzg/zrztor^, al quale, rz //re 7, J per opera^, toc/zrz e/ zzzg^g /me 24, ^c/4z 74 rz/hre
e/ 777e^e cpere 24**. Giovanni visse abbastanza per assistere alla nascita delPAccademia
del Disegno, vi aderi nel 1564, e Panno seguente venne eletto "consigliere infermiere"-^.

"Alderigho", che e evidentemente un altro nome. Tuttavia la flagrante assonanza e il confronto eon gli altri documenti,
dov'e citato /naa-sTra GZaraanZ, ci induce a ritenere questa eccezione unlnrprecisione di registrazione. Dalie nostre
ricerche e emerso un secondo documento relativo al primo semestre del 1541, dove compare ancora /aaa^Zra GZara/rnZ
4;' AZcaaZa ^carpaZZZaa (VIII.1.179, Q22a4amZ 4; Ca^^a, 7547 ga/zaaZa-gZag/ra, di Raffaello di Pandolfo Corbinelli, cc.
14 sinistra e destra). Per Paiuto cordialmente offerto nella decifrazione di queste carte devo riconoscenza a Lorenzo
Fabbri, direttore dell'Archivio delFOpera di Santa Maria del Fiore.
Affermo ció eon un buon margine di sicurezza, dato che nei (Aa^ar/zZ 4Z ca^a succitati sono presenti entrambi.
NelPindice dei ^aa4e/7rZ risuitano menzionati separatamente, e il caso di omonimia, che gia allora poteva creare malin-
tesi, venne superato distinguendo il nostro Giovanni proprio grazie alPappellativo di /zzaa^tz^a. Inoltre, nel Qaa4a?7!a del
1540, per stabilne una netta distinzione, uno viene registrato semplicemente come GZaraa/?Z 4; AZaZzaZa ^carpaZZZzza e il
nostro come /72aa^7ra GZaraa/rZ 4; ZVZc/?aZa 4'AZ4arZgZ2a, eon il doppio patroninrico.
11 termine "opera" e da intendere come "giornata lavorativa" e non come "opera scolpita" o prodotto finito.
- ASF, APPca/Zaaaa A7a4Zcaa, 708, c. 209; in WALDMAN, op. cit., doc. 403, pp. 245-246. Nello stesso elenco compare
piu in basso Fraaca-sa/za 4Z zaaajZra G[i]araaZ, pagato anclPegli ZZra 2&75. Si tratta della prima attestazione scritta, a me
nota, del lavoro di Francesco Camilliani. E da notare la presenza di un GZaraaaZ 4Z AZcZzaZa, 4aZta Paa^az-a. L'aggiunta
del soprannome ci testimonia la volonta notarile di distinguerlo dal padre di Santi, che inoltre gode delPappellativo di
zzzaa^tra. Penso di poter agevolmente identificare il Paazara col GZaraa/zZ 4Z AZc/zaZa ^aazyzaZZZ/za ricordato nei ^zza4az7;Z
4Z ca^a. Da segnalare altresl che nel documento trova menzione un FiaaaazZa 4Z Pa(/aaZZa nel quale va riconosciuto il
celebre seultore fiesolano Vincenzo de' Rossi.
' GZZAcca4aazZaZ4aZDZ.s'agaa. PZ<?nco aZ/aPazZca, a cura di Luigi ZANGHER1, Firenze 2000, Leo S. Olschki Editore, p. 61.
 
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