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FERNANDO LOFFREDO
Minerbetti, vescovo di Arezzo, fra i primi ammiratori de) capolavoro, scriveva a Giorgio
Vasari: Ae/Az brz.sYZ zzz z/zzzzZZzYz /YAsZe .sozz r/zzYzZZzYz /zgzzzY^ r/z b/Yzzzzo [...]. /zozz ,swto
/zzzzY^ zz^pM/z^ rzzzf^, zzzzz cćw ^^zz gzYtrzt^ c/zg przzozzo /z<?77P^. 1) fu poi scoperto il
giovedt 27 aprile 1554, sotto g!i occhi increduii degii astanti^^, ma ignoriamo se Santi
attese a))a rifinitura del monumento sino a))a sua fasę finale.
Annę Markham Schulz ha suggerito di datare l'arrivo di Gucci in Polonia verso la fine
del '53 o agli albori del '54. A lui la studiosa ascrive i! tempietto marmoreo del GzTzozic
Mzzrzfzcłz, opera di Giammaria Mosca, detto il Padovano, nella chiesa di Santa Maria a Cra-
covia^'. Questa proposta attributiva, credibile e probabile, tenta di far luce sulla buia attivita
di Santi tra il 1553 e il 1557, anno in cui e documentata la sua presenza a Cracovia^-.
Per farę in futuro effettiva chiarezza sul tempo fiorentino di Gucci, e opportuno che si
tenga ben presente il complesso artistico-produttivo nel quale il giovane si trovó ad opera-
re, considerando che Giovanni della Camilla ebbe rapporti piu o meno stretti eon alcuni
tra i maggiori e piu influenti scultori fiorentini del tempo, Baccio Bandinelli zzz przzzzA,
e che Santi poteva approfittare di questa rete di relazioni. Inoltre, se egli arrivó a collabo-
rare ad un'opera tanto prestigiosa quale il P<?ziy<?<9 di Cellini, alPepoca doveva essere dav-
vero considerato un ^zz/dzztpz^Jzgg, eonie ci lascia intendere Cosimo Bartoli.
^ FREY.op. cit.,n. CLXXI,p. 33!.
Come scrisse un anonimo poeta latino contemporaneo: AUtnra nrZ/S' grrzZ; ^^7 po^Zęzzrz/zz TAuisYć? A"7z2 /
^z aw ^Uz rzrc/r^zy/zM^, POPE-HENNESSY, op. cit., pp. 179-181.
MARKHAM SCHULZ, op. cit.. pp. 129-132; doc. XXIII, pp. 216-219; 7/, scheda 19, pp. 267-
271; figg. 126-140. Prima di lei FISCHINGER (op. cit., p. 167) aveva ipotizzato f an*ivo di Santi a Cracovia verso il
1550, ignorando peró i documenti appena citati che attestano la presenza dello scultore a Firenze nel 1553.
Ricordo che il 7 giugno 1557 5*rzncZo /Zrz/o /opiciAzć' venne pagato 40 centesimi dal Comune di Cracovia per la
realizzazione di un mascherone di creta per il nuovo Mercato dei Tessuti, DOTI, op. cit., p. 556.
FERNANDO LOFFREDO
Minerbetti, vescovo di Arezzo, fra i primi ammiratori de) capolavoro, scriveva a Giorgio
Vasari: Ae/Az brz.sYZ zzz z/zzzzZZzYz /YAsZe .sozz r/zzYzZZzYz /zgzzzY^ r/z b/Yzzzzo [...]. /zozz ,swto
/zzzzY^ zz^pM/z^ rzzzf^, zzzzz cćw ^^zz gzYtrzt^ c/zg przzozzo /z<?77P^. 1) fu poi scoperto il
giovedt 27 aprile 1554, sotto g!i occhi increduii degii astanti^^, ma ignoriamo se Santi
attese a))a rifinitura del monumento sino a))a sua fasę finale.
Annę Markham Schulz ha suggerito di datare l'arrivo di Gucci in Polonia verso la fine
del '53 o agli albori del '54. A lui la studiosa ascrive i! tempietto marmoreo del GzTzozic
Mzzrzfzcłz, opera di Giammaria Mosca, detto il Padovano, nella chiesa di Santa Maria a Cra-
covia^'. Questa proposta attributiva, credibile e probabile, tenta di far luce sulla buia attivita
di Santi tra il 1553 e il 1557, anno in cui e documentata la sua presenza a Cracovia^-.
Per farę in futuro effettiva chiarezza sul tempo fiorentino di Gucci, e opportuno che si
tenga ben presente il complesso artistico-produttivo nel quale il giovane si trovó ad opera-
re, considerando che Giovanni della Camilla ebbe rapporti piu o meno stretti eon alcuni
tra i maggiori e piu influenti scultori fiorentini del tempo, Baccio Bandinelli zzz przzzzA,
e che Santi poteva approfittare di questa rete di relazioni. Inoltre, se egli arrivó a collabo-
rare ad un'opera tanto prestigiosa quale il P<?ziy<?<9 di Cellini, alPepoca doveva essere dav-
vero considerato un ^zz/dzztpz^Jzgg, eonie ci lascia intendere Cosimo Bartoli.
^ FREY.op. cit.,n. CLXXI,p. 33!.
Come scrisse un anonimo poeta latino contemporaneo: AUtnra nrZ/S' grrzZ; ^^7 po^Zęzzrz/zz TAuisYć? A"7z2 /
^z aw ^Uz rzrc/r^zy/zM^, POPE-HENNESSY, op. cit., pp. 179-181.
MARKHAM SCHULZ, op. cit.. pp. 129-132; doc. XXIII, pp. 216-219; 7/, scheda 19, pp. 267-
271; figg. 126-140. Prima di lei FISCHINGER (op. cit., p. 167) aveva ipotizzato f an*ivo di Santi a Cracovia verso il
1550, ignorando peró i documenti appena citati che attestano la presenza dello scultore a Firenze nel 1553.
Ricordo che il 7 giugno 1557 5*rzncZo /Zrz/o /opiciAzć' venne pagato 40 centesimi dal Comune di Cracovia per la
realizzazione di un mascherone di creta per il nuovo Mercato dei Tessuti, DOTI, op. cit., p. 556.