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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 69.2007

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Nr. 1-2
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Loffredo, Fernando: Un contributo alla biografia fiorentina di Santi Gucci: =
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https://doi.org/10.11588/diglit.35031#0035

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FERNANDO LOFFREDO

Minerbetti, vescovo di Arezzo, fra i primi ammiratori de) capolavoro, scriveva a Giorgio
Vasari: Ae/Az brz.sYZ zzz z/zzzzZZzYz /YAsZe .sozz r/zzYzZZzYz /zgzzzY^ r/z b/Yzzzzo [...]. /zozz ,swto
/zzzzY^ zz^pM/z^ rzzzf^, zzzzz cćw ^^zz gzYtrzt^ c/zg przzozzo /z<?77P^. 1) fu poi scoperto il
giovedt 27 aprile 1554, sotto g!i occhi increduii degii astanti^^, ma ignoriamo se Santi
attese a))a rifinitura del monumento sino a))a sua fasę finale.
Annę Markham Schulz ha suggerito di datare l'arrivo di Gucci in Polonia verso la fine
del '53 o agli albori del '54. A lui la studiosa ascrive i! tempietto marmoreo del GzTzozic
Mzzrzfzcłz, opera di Giammaria Mosca, detto il Padovano, nella chiesa di Santa Maria a Cra-
covia^'. Questa proposta attributiva, credibile e probabile, tenta di far luce sulla buia attivita
di Santi tra il 1553 e il 1557, anno in cui e documentata la sua presenza a Cracovia^-.
Per farę in futuro effettiva chiarezza sul tempo fiorentino di Gucci, e opportuno che si
tenga ben presente il complesso artistico-produttivo nel quale il giovane si trovó ad opera-
re, considerando che Giovanni della Camilla ebbe rapporti piu o meno stretti eon alcuni
tra i maggiori e piu influenti scultori fiorentini del tempo, Baccio Bandinelli zzz przzzzA,
e che Santi poteva approfittare di questa rete di relazioni. Inoltre, se egli arrivó a collabo-
rare ad un'opera tanto prestigiosa quale il P<?ziy<?<9 di Cellini, alPepoca doveva essere dav-
vero considerato un ^zz/dzztpz^Jzgg, eonie ci lascia intendere Cosimo Bartoli.

^ FREY.op. cit.,n. CLXXI,p. 33!.
Come scrisse un anonimo poeta latino contemporaneo: AUtnra nrZ/S' grrzZ; ^^7 po^Zęzzrz/zz TAuisYć? A"7z2 /
^z aw ^Uz rzrc/r^zy/zM^, POPE-HENNESSY, op. cit., pp. 179-181.
MARKHAM SCHULZ, op. cit.. pp. 129-132; doc. XXIII, pp. 216-219; 7/, scheda 19, pp. 267-
271; figg. 126-140. Prima di lei FISCHINGER (op. cit., p. 167) aveva ipotizzato f an*ivo di Santi a Cracovia verso il
1550, ignorando peró i documenti appena citati che attestano la presenza dello scultore a Firenze nel 1553.
Ricordo che il 7 giugno 1557 5*rzncZo /Zrz/o /opiciAzć' venne pagato 40 centesimi dal Comune di Cracovia per la
realizzazione di un mascherone di creta per il nuovo Mercato dei Tessuti, DOTI, op. cit., p. 556.
 
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