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Buonpensiere, Emilio Claudio
Il Disegno Nei Suoi Principj Scientifici E Nella Sua Pratica Applicazione: Con 81 tavole incise e cromolitografate — Palermo, 1893 [ersch.] 1894

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https://doi.org/10.11588/diglit.23913#0051

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— 41 —

pari e delle forme irregolari. Così il numero 9
dà un ennagono regolare che ha nove assi, due
forme semiregolari a 3 assi, una forma pari ad
un asse e la forma irregolare è indeterminata.

3.° Che tutti i numeri pari o multipli danno
luogo a un numero di figure che corrisponde alla
composizione numerica del numero iniziale. Il
numero 12 avendo per sottomultipli i numeri 6,
4, 3, 2, 1, dà luogo a delle figure che hanno
successivamente 12, 6, 4, 3, 2, ì, 0, infiniti assi,
senza contare le varietà particolari, per esempio,
la forma grembiata.

39. Ripetizione, uniformità e declinazione
nelle forme e disposizioni.

Una qualità, una quantità, una ripetizione scor-
rono uniformemente per accrescimento eguale, op-
pure scorrono gradatamente e per accrescimento
o diminuzioni sempre variate; cioè, declinano u-
niformemente. Declinazione vuol dire variazione
o modificazione armonica e semplice, tendente a
una fine o limite reale. Questa variazione è con-
tinuata, e comporta, o pur no, gradi apparenti e
reali, oppure immaginar] o imposti per conven-
zione o tradizione. L'idea di uniformità è del tutto
astratta, e si riferisce all'essenza stessa delle qua-
lità; l'idea di declinazione,, altrettanto astratta essa
pure, implica particolarmente una direttrice della
declinazione; l'idea di ripetizione, finalmente, sup-
pone termini distinti o la molteplicità degli ele-
menti primi.

Essendo una disposizione dapprima uniforme,
sottoposta alla declinazione , d'indefinita , che
era , divien definita e limitata : vale a dire de-
clina e giunge al termine del suo corso. La de-
clinazione è allora una decrescenza di grandezza,
rimanendo la forma del motivo componente la
medesima, e variando solo in quanto alla gran-
dezza e alle qualità correlative all'idea di gran-
dezza. È allora un concatenamento o una serie
di motivi simili. La nozione di declinazione si spe-
cifica e prende un carattere particolare quando
vi si aggiunge l'idea di movimento; e allora la
progressione è crescente o decrescente secondo il
movimento. Se s'introduce l'idea di termine o di
discontinuità nel corso della declinazione, si ha

allora la gradazione o la declinazione disconti-
nua, e per gradi apparenti, reali e apprezzabili.

In una spirale, per es., vi è declinazione di
curvatura, variando la curvatura incessantemente
e in modo continuo, da un punto all'altro della
linea. Nelle disposizioni centrate la declinazione
delle figure piane ha luogo dal centro al perime-
tro o dal perimetro al centro. Nelle disposizioni
ramificate havvi declinazione nella grandezza e
anche nel numero dei motivi componenti, che rie-
scono come sorgenti gli uni sugli altri.

La nozione generale di declinazione contiene
le idee di variazione, di continuità, di unità, di
limite, ecc.: si applica alla curvatura, alle gran-
dezze lineari, superficiali e corporali, all' angola-
zione, al numero, al colore, al rilievo, ecc. ecc.

40. Variazione; Unità; Varietà negli ornamenti.

L'unità e la varietà producono la simmetria e
la proporzione : due qualità che suppongono la
distinzione e la differenza delle parti, e , nello
stesso tempo, un certo rapporto di conformità
fra di loro. La varietà suppone il numero e la
differenza delle parti presentate, ad un tempo, con
posizioni, gradazioni e contrasti notevoli. L'inte-
resse risulta dall'impressione delle varie parti che
colpiscono tutte insieme, e ciascuna in partico-
lare, e così le impressioni vengono moltiplicate.
Ciò non basta; bisogna sublimarle ed estenderle,
perciò l'arte è costretta a dare a ciascuna di que-
ste parti differenti, un grado squisito di forza e
di eleganza. La molteplicità delle parti stanca se
esse non sono legate tra di loro dalla regolarità
che le dispone in maniera che si riducano tutte a
un centro comune. La proporzione entra nei par-
ticolari che confronta tra loro e col tutto, e pre-
senta sotto un medesimo punto di vista l'unità,
la varietà e il concerto estetico di queste due
qualità tra di loro.

La nozione generalissima di variazione rias-
sume le idee di cangiamento , di modificazioni
armoniche, introdotte nel disegno di un motivo,
di una disposizione, o di una forma, rimanendo
lo stesso nella sua unità, il diagramma o lo sche-
ma della composizione o della sintesi estetica.
Questa variazione, che mantiene l'unità o il tipo,
puramente intelligibile del motivo, della disposi-
zione o della forma , fa nascere una infinità di

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