Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Cicognara, Leopoldo
Storia della scultura dal suo risorgimento in Italia sino al secolo di Napoleone per servire di continuazione alle opere di Winckelmann e di d'Agincourt (Band 1) — Venedig, 1813 [Cicognara, 18-1; 2486-1]

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.1184#0446
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
r

s.Giovanni
di Firenze.

A.A/, LIBRO TERZO

giudizio saranno in caso di darlo i lettori per quei confronti die avrann
tempo di andar facendo nel seguito di quest'opera ( vedi tav. XXXIII.)

Ma la circostanza che maggiormente offrì ad Andrea la via di emergere |
di sopra di ognuno de'suoi predecessori fu quella in cui assunse il lavoro dell
porte di bronzo del s. Giovanni , cui si rivolgono sì pochi e sì distratti «]'
sguardi da che le porte del Ghiberti hanno oscurato il pregio di queste. R
rebbe egli mai Lorenzo arrivato al punto cui giunse senza che Andrea lo
avesse preceduto? Chi fu che pose l'anello intermedio tra le rozze porte del
Bonanno nel duomo di Pisa, e le porte del paradiso del Ghiberti in Firenze
se non fu Andrea d' Ugolino? Fonditor eccellente egli condusse questo lavoro
ammirabile con una nettezza che non erasi per anco veduta in alcun altr'ope.
ra, e n'ebbe tale onore che dagli storici si riferisce come allo scuoprirle corse a
vederle tutta Firenze, e la signorìa non mai solita andar fuori di palazzo
se non se per le solennità , o per onor di gran cosa , veniievi cogli amba-
sciatori delle due corone di Napoli e di Sicilia. La republica dette per ri-
compensa al detto Andrea la cittadinanza non solita donarsi ai forastica
se non a grandemente benemeriti, o a signori di grado (l). Nella parte sune.
riore della porta leggesi :

ANDREAS UGOLINI NINI DE PISIIS ME FECIT ANNO DOMINI MCCCXXX

Venti sono i compartimenti ove si rappresentano le. storie di s. Giovanni; e
negli otto quadri da piedi stanno effigiate diverse virtù , sporgendo con grazia
dai sodi che dividono i compartimenti alcune bellissime testine dorate'di
leoni.

.Due di queste storie noi riportiamo alla tavola XXXIII, l'una che rappre-
senta la Visitazione e l'altra .la Presentazione. Non pub dirsi quanta siala
convenienza e il decòro di queste due semplici composizioni, ove le passioni
dell'anima essendo in calma, vogliono dalla sobrietà dell'artefice tanto più fi-
no accorgimento nell'esser trattate onde producano una grata sensazione e un
adequato interesse. Le due donne che si abbracciano nel primo di questi due
bassi rilievi, oltre che sono variamente e nobilissimamente pannegiate, pre*
sentano quella giusta espressione di carattere eh' è la più analoga al soggetto,
mentre la più giovane, osservando il contegno eh' è più proprio in quell' at-
to, stende le braccia con una specie di timidezza e di riverenza, e la piu at"
tempata, siccome è proprio delle abitudini contratte e della tendenza versola
gioventù, cui'coli'amore e il consiglio vòrrebbesi giovar sempre, s'incurva e

(l) Simone dalla Tosa scrittore contemporaneo , riportato anche dal Migliore è da altri.
 
Annotationen