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Pernier, Luigi
Il palazzo Minoico di Festòs: scavi e studi della missione archeologica italiana a Creta dal 1900 al 1950 (Band 1): Gli strati più antichi e il primo palazzo — [Rom], 1935

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https://doi.org/10.11588/diglit.8056#0154
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CAPITOLO III

SCARICO DI COCCI AME PROTOMINOICO III A RIDOSSO
DEL MURO CHE DIVIDE L'ALA NORD-EST DEL PALAZZO
DALL'EDIFICIO DEL DISCO

A tali resti di materiali proto-minoici, che è lecito considerare
come trovati in situ, dobbiamo aggiungere quelli venuti in luce da
una profonda trincea aperta fra le estreme parti del palalo a nord-
est (vani 86-87) e l'edificio in cui si trovò il disco con pittografie
(XL-101).

Qui i materiali proto-minoici sembrano provenire da uno sca-
rico l6) per colmatura e livellamento del terreno in seguito alla costru-
zione del muro perimetrale del palazzo a nord-est (fig. jj).

Infatti dai numerosi frammenti dipinti, raccolti nella trincea, che
mise in luce la roccia di astràki, fortemente inclinata da sud verso
nord, non fu possibile ricomporre, sia pure parzialmente, alcun vaso.
Inoltre si constatò che, mentre una parte dei frammenti apparteneva
a vasi dipinti con semplici linee e reticolati in rosso o marrone su
fondo giallognolo, nello stile di quelli di H. Onùphrios e delle Cicladi,
invece molti altri erano a superficie monocroma, con chiazze rosse
sul fondo nerastro, del tipo comune a Vasilikì di Jerapetra, special-
mente nel minoico-primitivo II ; e infine altri presentavano decora-
zioni lineari, con prevalenti motivi a reticolato, in bianco sul fondo
dipinto in color rosso o bruno, e forme caratteristiche della fine
del minoico primitivo o del principio del medio-minoico, i cui
riscontri sono offerti specialmente da materiale ceramico di Paleò-
castro di Sitìa.I7)

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