sotto al livello del lastricato in gesso del corridoio stesso: l'orienta-
zione non è la medesima, chè anzi i suoi muri sono quasi esat-
tamente nel senso dei punti cardinali (i muri lunghi un po' spostati
verso nord-ovest, rispetto ai muri del palazzo), ma il materiale
archeologico trovatovi dentro era identico.
Tali avanzi di costruzioni, per quanto scarsi e lontani gli uni dagli
altri, fanno pensare ad un abitato composto di casette, sparse sull'alto
e sul pendio dell'altura.
Invece pel periodo che precede immediatamente, e forse di non
lungo tempo, la costruzione del primo palazzo, si hanno indizi dell'esi-
stenza di un aggruppamento più denso e più esteso di fabbriche, delle
quali una parte almeno possono aver costituito un unico edificio.
Come vedonsi le case del precedente periodo disposte su terrazze a
differenti livelli, così possiamo riscontrare che due dei vani minoico-
primitivi, contigui (sotto i vani XXV e XXVII del primo palazzo),
hanno muri perimetrali, i quali scendono a considerevole profondità
sotto i pavimenti M M II. Invece in parecchi dei vani compresi
fra la facciata occidentale del primo e quella del secondo palazzo
(XII-XIX) abbiamo creduto di riconoscere ruderi più antichi che il
primo, contraddistinti da intonachi di pavimenti e pareti dipinti in
rosso, i quali sono ad un livello più alto di qualche metro rispetto ai
sopraddetti. Se fosse giusta la nostra ipotesi, che i ruderi ad est del
muro a ortostati formassero col lastricato scoperto sotto le lastre
del piazzale I un unico assieme, somigliante all'edificio minoico-
primitivo di Vasilikì,47) allora avremmo qui un edificio, il cui
piano di posa sarebbe di soli pochi centimetri (m. 0,10-0,12
nell'area lastricata) più basso che quello del primo palazzo.
Che i pavimenti a strati di calce levigati e coloriti in rosso, distesi
su strati di argilla assodata, con angoli stondati, appartengano, nella
evoluzione edilizia di Festòs, a un periodo anteriore al primo palazzo,
apparisce con evidenza anche maggiore dai pavimenti di tal genere
, 432 ✓
zione non è la medesima, chè anzi i suoi muri sono quasi esat-
tamente nel senso dei punti cardinali (i muri lunghi un po' spostati
verso nord-ovest, rispetto ai muri del palazzo), ma il materiale
archeologico trovatovi dentro era identico.
Tali avanzi di costruzioni, per quanto scarsi e lontani gli uni dagli
altri, fanno pensare ad un abitato composto di casette, sparse sull'alto
e sul pendio dell'altura.
Invece pel periodo che precede immediatamente, e forse di non
lungo tempo, la costruzione del primo palazzo, si hanno indizi dell'esi-
stenza di un aggruppamento più denso e più esteso di fabbriche, delle
quali una parte almeno possono aver costituito un unico edificio.
Come vedonsi le case del precedente periodo disposte su terrazze a
differenti livelli, così possiamo riscontrare che due dei vani minoico-
primitivi, contigui (sotto i vani XXV e XXVII del primo palazzo),
hanno muri perimetrali, i quali scendono a considerevole profondità
sotto i pavimenti M M II. Invece in parecchi dei vani compresi
fra la facciata occidentale del primo e quella del secondo palazzo
(XII-XIX) abbiamo creduto di riconoscere ruderi più antichi che il
primo, contraddistinti da intonachi di pavimenti e pareti dipinti in
rosso, i quali sono ad un livello più alto di qualche metro rispetto ai
sopraddetti. Se fosse giusta la nostra ipotesi, che i ruderi ad est del
muro a ortostati formassero col lastricato scoperto sotto le lastre
del piazzale I un unico assieme, somigliante all'edificio minoico-
primitivo di Vasilikì,47) allora avremmo qui un edificio, il cui
piano di posa sarebbe di soli pochi centimetri (m. 0,10-0,12
nell'area lastricata) più basso che quello del primo palazzo.
Che i pavimenti a strati di calce levigati e coloriti in rosso, distesi
su strati di argilla assodata, con angoli stondati, appartengano, nella
evoluzione edilizia di Festòs, a un periodo anteriore al primo palazzo,
apparisce con evidenza anche maggiore dai pavimenti di tal genere
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